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CRONACHE DI IERI

                                                                Due elementi erano

per la conversione dei Britanni, divenuto una sorta             imprescindibili per
di dépendance del carcere di Regina Coeli, erano                la riuscita del piano:
state rinchiuse dai tedeschi alcune personalità romane,         sorpresa e rapidità
uomini e donne, con l’intento di sottrarle ad attività
perniciose nei confronti dei nazifascisti. Tra i reclusi               d’azione.
figuravano anche il senatore Bergamini, il comm.                 Era stata studiata
Olivieri, segretario particolare della regina, il marchese
Solaro del Borgo e la consorte, la moglie dell’Am-                   ogni mossa
miraglio Brivoresi, oltre a noti avvocati, dottori e                da compiere
giornalisti di Roma. L’apprensione causata dall’av-                all’interno del
vicinarsi degli Alleati aveva indotto gli occupanti a                monastero,
decidere il trasferimento degli “ospiti” del monastero            ogni prigioniero
al Nord: scelta che non faceva presagire nulla di po-             sapeva cosa fare
sitivo ai prigionieri, che dovevano, per sottrarsi ad
un triste destino, fuggire il prima possibile.
Un piano di fuga per i prigionieri fu escogitato da
un giovane ufficiale dell’Arma passato alla lotta
clandestina, il Sottotenente Sergio Marullo: il 26
gennaio l’ufficiale, eludendo la sorveglianza della
polizia nemica, scavalcò il recinto della prigione
riuscendo a raggiungere un giardino interno dove i
prigionieri godevano di un breve periodo giornaliero
all’aria aperta. Nascosto tra i cespugli attirò l’atten-
zione di due reclusi e, da questi raggiunto, spiegò
loro quello che sarebbe accaduto alle due in punto
del pomeriggio successivo. Prima di dileguarsi si

 Il piano di fuga                                               raccomandò di istruire, ponendo molta attenzione a
 dei prigionieri                                                non destare sospetti, tutti gli altri detenuti. La prima
  fu escogitato                                                 parte del piano si era conclusa con successo. Il co-
dal Sottotenente                                                raggioso sottotenente riuscì ad allontanarsi senza
Sergio Marullo                                                  farsi scoprire: l’indomani sarebbe andato in scena il
                                                                secondo e più pericoloso atto di quello che appariva
                                                                un colpo tanto rischioso quanto importante e che,
                                                                forse, avrebbe liberato dalla prigionia e dal pericolo
                                                                della deportazione un gruppo così rilevante di
                                                                detenuti politici.
                                                                Il 27 gennaio, alle prime luci dell’alba, raggiunsero
                                                                l’ufficiale in un luogo sicuro della capitale dieci ca-
                                                                rabinieri appartenenti alle bande armate della De-

34 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 1 ANNO II
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