Page 14 - Forestale N. 89 novembre - dicembre 2015
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campo rituale come la chiusura di un ciclo e
          l’apertura di uno nuovo, pertanto è, ma soprat-
          tutto  è  stato,  caratterizzato  da  pronostici,
          prodigi,  riti  che  ripropongono  distinzioni  o
          tendono  a  rinsaldare  legami  all’interno  dei
          gruppi sociali. Si tratta di un tempo sospeso
          nel quale avviene un sovvertimento dell’ordine
          naturale delle cose.
          Era  il  periodo,  nella  società  preindustriale,
          coincidente con l’interruzione dei lavori agri-
          coli  all’aperto.  Sono  tante  le  feste  che  si
          celebrano  nel  periodo  autunnale  e  invernale
          come veri e propri riti di passaggio, da sempre
          oggetto degli studi antropologici ed etnologici.
          Come non citare Santa Lucia, protettrice della
          vista,  celebrata  soprattutto  nel  nord  Italia  in
          Lombardia,  Veneto,  Friuli,  Trentino,  dove  la
          stessa,  secondo  la  tradizione,  porta  doni  ai
          bambini  la  notte  del  13  dicembre.  In  questa  o  dei  periodi  dell’anno  in  cui  fanno,  per  così
          data  Santa  Lucia  viene  celebrata  a  Siracusa,  dire, la loro comparsa. La Luca o Morena, perso-
          dove una processione porta la statua della mar-  naggio che si aggirava nei territori di area slava
          tire adagiata su una bara dorata per le strade  il 13 dicembre, aveva ben poco a vedere con la
          del centro della città, fino alla chiesa a lei dedi-  Santa Lucia della tradizione popolare italiana o
          cata.  I  festeggiamenti  durano  alcuni  giorni,  svedese, essendo una figura di anziana con una
          durante i quali non si mangia pane ma legumi,  maschera  con  denti  sporgenti  e  lungo  becco
          verdure  e  panella,  simile  alla  polenta  ma  con  mobile di legno, sempre con un fuso tra le mani
          farina di ceci oppure cuccìa, grano ammollato e  e un carattere sicuramente maligno. Nel folklo-
          cotto  insieme  a  legumi  in  acqua  o  latte.  re  germanico  Frau  Holda e  Frau  Berchta
          L’usanza sembra risalire al XIII secolo quando,  sovrintendono sempre alle attività delle filatrici
          durante  la  festa  della  Santa,  sarebbe  piovuto  e ricompaiono nella tradizione popolare cristia-
          frumento dal cielo.                       na dei Paesi tedeschi come Santa Lucia o Befana
                                                    in  senso  lato.  Ancora,  nelle  Alpi  venete,  la
          le tradizioni europee                     Redodesa si  aggira  la  notte  di  fine  anno  o
          Legate  alla  figura  di  Santa  Lucia,  ve  ne  sono  dell’Epifania terrorizzando bambini e donne.
          molte altre diffuse nel nord Italia, che general-  La notte tra il 5 e 6 dicembre San Nicolò, pro-
          mente  sono  ricollegabili  alla  vecchia  col  fuso.  tettore  della  gioventù  e  dei  marinai,  è  il
          Probabilmente questa caratteristica deriva dalla  protagonista di svariate celebrazioni. Il Santo,
          grande  importanza  sociale  ed  economica  che  nato  a  Patara  in  Turchia,  viene  festeggiato  a
          avevano la filatura e la tessitura sin dai tempi  Trieste dove la tradizione vuole che durante la
          preistorici.  Si  può  ipotizzare  che  le  antiche  notte porti doni ai bambini aiutato da angeli o
          popolazioni  europee  credessero  in  qualche  da altri personaggi a seconda delle usanze loca-
          potenza, demone o divinità agreste tutori delle  li.  Viene  raffigurato  vestito  con  un  lungo
          filatrici  e  tessitrici.  Considerata  l’assimilazione  manto rosso, la mitra dorata sul capo, il pasto-
          tra la donna e la Terra fertile, quindi tra essa e  rale nella mano destra e un libro con quattro
          l’agricoltura, in ambito magico e religioso la fila-  mele sopra nella sinistra. Molte illustrazioni lo
          tura potrebbe aver acquisito una valenza rituale.  presentano  anche  con  lunga  barba  bianca,
          Nelle tradizioni del periodo natalizio dell’arco  manto orlato di pelliccia candida e con un cap-
          alpino ricorrono molte figure mitiche femmini-  puccio.  Come  noto,  il  Santo  è  con  ogni
          li  che  controllano  l’opera  delle  filatrici.  Esse  probabilità  l’ispiratore  della  figura  di  Babbo
          assumono nomi differenti a seconda dei luoghi  Natale (Santa Klaus). I bambini di Trieste non


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