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BIODIVERSITÀ / Specie protette
UN MUSEO PER DIRE
BASTA AI CRIMINI
CONTRO GLI ANIMALI
E L’AMBIENTE
La struttura, unica in Europa, nasce per sensibilizzare
l'opinione pubblica sui reati che deturpano il pianeta
emori d’elefante intagliati e cesellati ad
arte, animali imbalsamati, pelli di leopar-
do, rimedi afrodisiaci ricavati da corni di
F rinoceronte, cortecce tropicali e tante
specie rare protette. Quattrocento metri qua-
drati dedicati alla difesa della natura e circa 71
mila reperti sottratti dagli uomini del Corpo
forestale dello Stato al traffico di contrabban-
do. Questi i numeri del primo Museo del
Crimine Ambientale (MACRI) realizzato dal
Corpo forestale dello Stato e dal Bioparco.
Il Museo, unico nel suo genere in Europa, ha
l’obiettivo di sensibilizzare il grande pubblico
sui reati che spesso deturpano il nostro patri-
monio ambientale. Basti pensare che, nel corso
dei primi sei mesi del 2013, il Corpo forestale
dello Stato nei suoi molteplici settori di inter-
vento ha complessivamente accertato 5.095
reati ambientali e 13.970 illeciti amministrativi.
La struttura, inaugurata a Roma, che è divisa in
sette sezioni (incendi, inquinamento e rifiuti,
bracconaggio, taglio illegale, CITES, maltratta-
mento animale e tecniche investigative)
permette ai visitatori di conoscere più da vici-
no la gravità di fenomeni come il commercio
illegale di fauna e flora in via d’estinzione, atti-
vità che sempre più spesso sono associate alla
criminalità organizzata, mettendo in risalto gli
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