Page 11 - Forestale N. 70 settembre - ottobre 2012
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Il Forestale n. 70  17-10-2012  15:33  Pagina 13











                 Giglio e di Montecristo sono le aree marine asse-  menti, così da poterli issare uno alla volta sulle
                 gnate alla competenza della Squadra Nautica del  imbarcazioni d’appoggio. Nei casi in cui le reti,
                 Corpo forestale di Monte Argentario. La sua base  incastrate nel fondale, erano impossibili da spo-
                 è presso la Riserva Naturale della Duna Feniglia  stare si è provveduto ad arrotolarle e disporle in
                 (Orbetello-GR) e la squadra dispone di 7 uomini  modo tale da renderle inoffensive.
                 che si avvalgono di 2 natanti leggeri predisposti  Nel corso dell’operazione, inoltre, sono state
                 per il pronto intervento nel Porto di Cala Galera,  individuate ulteriori reti non visibili dalla superfi-
                 nel comune di Monte Argentario.            cie ed è stato possibile liberare alcuni esemplari di
                 Il servizio è posto alle dipendenze del    aragosta rinvenuti ancora vivi.
                 Coordinamento Territoriale per l’Ambiente di  Tutti i dispositivi recuperati sono stati posti sotto
                 Portoferraio, sotto la cui direzione si svolgono le  sequestro e contro i responsabili, al momento
                 attività di sorveglianza a terra e a mare nel Parco  ignoti, della tentata pesca abusiva all’interno di
                 Nazionale dell’Arcipelago Toscano.         un’area marina facente parte del Parco Nazio-
                 Il Corpo forestale, nella sua azione di contrasto  nale, è stato aperto un procedimento da parte
                 alle illegalità a danno dell’ambiente marino può  dell’Autorità Giudiziaria. Per scoprire i loro volti
                 contare anche sulla valida collaborazione e sull’e-  continua l’attività di indagine della SNEM , ma
                 sperienza di alcuni appassionati dell’osservazione  per il momento, grazie all’impegno di Forestali e
                 e dello studio della vita subacquea che praticano  volontari, le armi dei “bracconieri del mare”sono
                 gli sport di immersione. Essi, infatti, forniscono  state smantellate ed i bei fondali di Giannutri
                 spesso preziose informazioni sulle condizioni dei  sono tornati territorio sicuro per la vita di cernie,
                 fondali e su eventuali dispositivi di cattura collo-  cavallucci, tartarughe marine e tante altre specie
                 cati dai pescatori di frodo.               del nostro Mediterraneo.
                 Sulle coste dell’Isola di Giannutri in particolare, i
                 Forestali della Squadra Nautica di Monte
                 Argentario, coadiuvati dai subacquei facenti
                 parte dei  diving locali, hanno individuato, nel
                 corso della primavera-estate di quest’anno, circa
                 un migliaio di metri di tramagli abusivamente tesi
                 in area marina protetta. L’aiuto determinante di
                 questi ultimi, convinti difensori dell’ambiente
                 marino, ha consentito di recuperare gran parte
                 delle reti, mettendo le restanti in condizioni di
                 non nuocere.
                 Reti killer
                 L’equipaggio della motovedetta della Squadra
                 Nautica Forestale di Monte Argentario in colla-
                 borazione con alcuni  diving della zona ha
                 condotto recentemente una vasta operazione di
                 bonifica dei fondali dai tramagli, alcuni dei quali
                 di recentissima collocazione.
                 I diving hanno messo a disposizione natanti d’ap-
                 poggio e volontari esperti nel lavoro subacqueo,
                 sempre complesso ed impegnativo, del recupero
                 dei mezzi di cattura abusivi.
                 Infatti portar fuori dall’acqua le reti senza dis-
                 porre dei potenti argani di cui sono dotati i
                 pescherecci è un’operazione tutt’altro che facile
                 ed in molti casi i subacquei volontari hanno
                 dovuto procedere tagliando i tramagli in più seg-



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