Page 11 - Forestale N. 70 settembre - ottobre 2012
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Giglio e di Montecristo sono le aree marine asse- menti, così da poterli issare uno alla volta sulle
gnate alla competenza della Squadra Nautica del imbarcazioni d’appoggio. Nei casi in cui le reti,
Corpo forestale di Monte Argentario. La sua base incastrate nel fondale, erano impossibili da spo-
è presso la Riserva Naturale della Duna Feniglia stare si è provveduto ad arrotolarle e disporle in
(Orbetello-GR) e la squadra dispone di 7 uomini modo tale da renderle inoffensive.
che si avvalgono di 2 natanti leggeri predisposti Nel corso dell’operazione, inoltre, sono state
per il pronto intervento nel Porto di Cala Galera, individuate ulteriori reti non visibili dalla superfi-
nel comune di Monte Argentario. cie ed è stato possibile liberare alcuni esemplari di
Il servizio è posto alle dipendenze del aragosta rinvenuti ancora vivi.
Coordinamento Territoriale per l’Ambiente di Tutti i dispositivi recuperati sono stati posti sotto
Portoferraio, sotto la cui direzione si svolgono le sequestro e contro i responsabili, al momento
attività di sorveglianza a terra e a mare nel Parco ignoti, della tentata pesca abusiva all’interno di
Nazionale dell’Arcipelago Toscano. un’area marina facente parte del Parco Nazio-
Il Corpo forestale, nella sua azione di contrasto nale, è stato aperto un procedimento da parte
alle illegalità a danno dell’ambiente marino può dell’Autorità Giudiziaria. Per scoprire i loro volti
contare anche sulla valida collaborazione e sull’e- continua l’attività di indagine della SNEM , ma
sperienza di alcuni appassionati dell’osservazione per il momento, grazie all’impegno di Forestali e
e dello studio della vita subacquea che praticano volontari, le armi dei “bracconieri del mare”sono
gli sport di immersione. Essi, infatti, forniscono state smantellate ed i bei fondali di Giannutri
spesso preziose informazioni sulle condizioni dei sono tornati territorio sicuro per la vita di cernie,
fondali e su eventuali dispositivi di cattura collo- cavallucci, tartarughe marine e tante altre specie
cati dai pescatori di frodo. del nostro Mediterraneo.
Sulle coste dell’Isola di Giannutri in particolare, i
Forestali della Squadra Nautica di Monte
Argentario, coadiuvati dai subacquei facenti
parte dei diving locali, hanno individuato, nel
corso della primavera-estate di quest’anno, circa
un migliaio di metri di tramagli abusivamente tesi
in area marina protetta. L’aiuto determinante di
questi ultimi, convinti difensori dell’ambiente
marino, ha consentito di recuperare gran parte
delle reti, mettendo le restanti in condizioni di
non nuocere.
Reti killer
L’equipaggio della motovedetta della Squadra
Nautica Forestale di Monte Argentario in colla-
borazione con alcuni diving della zona ha
condotto recentemente una vasta operazione di
bonifica dei fondali dai tramagli, alcuni dei quali
di recentissima collocazione.
I diving hanno messo a disposizione natanti d’ap-
poggio e volontari esperti nel lavoro subacqueo,
sempre complesso ed impegnativo, del recupero
dei mezzi di cattura abusivi.
Infatti portar fuori dall’acqua le reti senza dis-
porre dei potenti argani di cui sono dotati i
pescherecci è un’operazione tutt’altro che facile
ed in molti casi i subacquei volontari hanno
dovuto procedere tagliando i tramagli in più seg-
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