Page 13 - Forestale N. 70 settembre - ottobre 2012
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re, con l’abbandono dei centri storici a favore, collocati secondo una prospettiva destinata a far
anche in questo caso, di periferie ampliate in scomparire le caratteristiche ambientali e tradi-
modo disordinato ed in stridente contrasto con le zionali delle aree interessate, da parchi di
armonie architettoniche delle parti più antiche. divertimento a tema ecc.
A fare le spese di questa politica, che quasi mai ha Gli aspetti preoccupanti della questione sono
tenuto conto delle realtà locali e delle peculiarità due: lo sviluppo edilizio così elevato, di gran
paesaggistiche, né tantomeno difeso le tradizioni lunga superiore rispetto all’incremento della
culturali e storiche del nostro Paese, sono stati popolazione, non trova riscontro nelle reali
soprattutto i terreni agricoli. necessità abitative; l’entità delle perdite causate
Secondo un’indagine condotta dal Ministero alla collettività in seguito alla progressiva ridu-
delle politiche agricole alimentari e forestali, zione dei terreni agricoli. Non si tratta, infatti, di
insieme all’INEA ( l’Istituto nazionale di econo- terreni qualunque, ma di superfici a seminativi e
mia agraria), tra il 1971 ed il 2010 i terreni ad uso prati permanenti, ovvero la principale fonte di
agricolo in Italia sono diminuiti del 28% per un materie prime agroalimentari destinate alla pro-
totale di 5 milioni di ettari, vale a dire un’esten- duzione di pane, pasta, verdure, riso, foraggio
sione complessiva pari ai territori di Lombardia, per gli allevamenti. L’Italia, dunque, rischia di
Liguria ed Emilia Romagna messi insieme. dipendere sempre più dall’estero per l’approvvi-
gionamento delle risorse alimentari, poiché,
Ogni giorno ormai, su quattro abitanti soltanto tre dispongo-
no di prodotti nazionali. È una situazione
cento ettari in meno difficile, che dovrebbe fare riflettere poiché,
Se non si pone argine alle perdite dei terreni agri- come ha posto chiaramente in evidenza il rap-
coli rischiano di perdere significato parole quali porto dell’INEA, all’applicazione di maggiori
“agro romano” o “campagna”, poiché la cemen- quantità di tecnologie attualmente disponibili,
tificazione, continua e strisciante, sottrae ogni non corrisponde più un incremento del rendi-
giorno 100 ettari di suolo, divorati da villette a mento della terra. L’insufficienza della
schiera destinate a rimanere a lungo vuote, da produzione agricola, che copre per l’80-85% il
centri commerciali sempre più mastodontici e fabbisogno alimentare, costringerà ad una dipen-
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