Page 8 - n_16
P. 8
politica agroambientale
TANGENTI SULLE ESTRAZIONI ABUSIVE DI SABBIA NEI FIUMI PO, ADIGE E BRENTA: VENTI ARRESTI
ACHERONTE:
MAXIOPERAZIONE DEL CORPO
FORESTALE IN VENETO
L’indagine è il frutto dell’attività di controllo svolta sul territorio
per la prevenzione e la repressione dei reati ambientali ed è la prima che riesce a colpire
un’intera associazione per delinquere in materia di escavazioni abusive
Le cose ti fier conte quando noi processo per direttissima, conclu- mento finalizzati a documentare l’at-
fermerem li nostri passi sosi con la condanna per violazione tività dei sabionanti (così li chiama-
su la trista riviera d’Acheronte degli artt. 624, 625 del Codice pe- no a Chioggia) che facevano capo al
nale (furto aggravato), la multa di primo arrestato (il quale, nemmeno
Divina Commedia - Inf., III, 76 150 euro e la confisca, per la prima un mese dopo, aveva già ripreso a ru-
volta per questo reato specifico, del bare sabbia a pieno regime).
a maxioperazione denomi- natante (motonave di 50 metri do- Il primo caso è stato accertato sul
nata Acheronte prende il via tata di gru e relativa benna mor- Po, ma l’attività si svolgeva anche su
L dall’arresto in flagranza, nei dente, del valore di circa un milio- Adige e Brenta. Una volta acquisite
primi giorni di settembre 2002, di ne di euro). le prove, il P.M. della procura della
uno dei capi dell’organizzazione, Da allora una decina di forestali Repubblica di Rovigo, dott.ssa Ma-
sorpreso di notte a rubare sabbia sul del Nucleo Investigativo Protezione nuela Fasolato, ha delegato il Corpo
fiume con una motodraga. Arresto Ambientale e Forestale e dei Co- Forestale dello Stato a svolgere le in-
effettuato grazie alle indagini che gli mandi Stazione di Adria, Rovigo e tercettazioni ambientali e telefoni-
uomini del Coordinamento Provin- Porto Tolle hanno condotto precise e che su telefoni fissi e cellulari e nel-
ciale di Padova e Rovigo avevano sistematiche investigazioni, com- l’ufficio dei titolari delle ditte coin-
condotto. piendo per oltre due mesi numerosi volte.
Quel primo intervento portò a un servizi di osservazione e pedina- Nel corso delle intercettazioni so-
no emerse prove che hanno portato
G. Castiglia - Ag. Ecofor/CFS in carcere undici persone titolari e di-
pendenti delle ditte di escavazione,
tutte di Chioggia, e agli arresti do-
miciliari nove pubblici ufficiali pre-
posti a diversi livelli alla gestione e
al controllo dei corsi d’acqua. Ge-
stione e controllo “viziati” dai di-
pendenti pubblici per alimentare un
giro d’affari di decine di milioni di
euro, in cambio di stipendi maggio-
rati, regali e favori.
Cinque dei pubblici ufficiali arre-
stati sono dipendenti della Regione
Veneto, genio Civile di Padova: due
ingegneri, un geometra, un sorve-
gliante idraulico, un impiegato; poi
c’è un ispettore del COVNI (Centro
Operativo veneto di Navigazione In-
I greti di alcuni fiumi e torrenti del Veneto venivano sistematicamente deturpati da un’organizzazione terna) e un ingegnere dell’AIPO
criminale che li aveva trasformati in una “miniera” illegale per un giro d’affari milionario. (Agenzia Interregionale per il Po, ex
8