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politica agroambientale


            TANGENTI SULLE ESTRAZIONI ABUSIVE DI SABBIA NEI FIUMI PO, ADIGE E BRENTA: VENTI ARRESTI

                                       ACHERONTE:




           MAXIOPERAZIONE DEL CORPO




                       FORESTALE IN VENETO





                       L’indagine è il frutto dell’attività di controllo svolta sul territorio

          per la prevenzione e la repressione dei reati ambientali ed è la prima che riesce a colpire
                   un’intera associazione per delinquere in materia di escavazioni abusive



              Le cose ti fier conte quando noi  processo per direttissima, conclu-  mento finalizzati a documentare l’at-
                    fermerem li nostri passi   sosi con la condanna per violazione  tività dei sabionanti (così li chiama-
              su la trista riviera d’Acheronte   degli artt. 624, 625 del Codice pe-  no a Chioggia) che facevano capo al
                                             nale (furto aggravato), la multa di  primo arrestato (il quale, nemmeno
              Divina Commedia - Inf., III, 76  150 euro e la confisca, per la prima  un mese dopo, aveva già ripreso a ru-
                                             volta per questo reato specifico, del  bare sabbia a pieno regime).
                a maxioperazione denomi-     natante (motonave di 50 metri do-    Il primo caso è stato accertato sul
                nata Acheronte prende il via  tata di gru e relativa benna mor-  Po, ma l’attività si svolgeva anche su
         L dall’arresto in flagranza, nei    dente, del valore di circa un milio-  Adige e Brenta. Una volta acquisite
          primi giorni di settembre 2002, di  ne di euro).                      le prove, il P.M. della procura della
          uno dei capi dell’organizzazione,    Da allora una decina di forestali  Repubblica di Rovigo, dott.ssa Ma-
          sorpreso di notte a rubare sabbia sul  del Nucleo Investigativo Protezione  nuela Fasolato, ha delegato il Corpo
          fiume con una motodraga. Arresto   Ambientale e Forestale e dei Co-   Forestale dello Stato a svolgere le in-
          effettuato grazie alle indagini  che gli  mandi Stazione di Adria, Rovigo e  tercettazioni ambientali e telefoni-
          uomini del Coordinamento Provin-   Porto Tolle hanno condotto precise e  che su telefoni fissi  e cellulari e nel-
          ciale di Padova e Rovigo avevano   sistematiche investigazioni, com-  l’ufficio dei titolari delle ditte coin-
          condotto.                          piendo per oltre due mesi numerosi  volte.
             Quel primo intervento portò a un  servizi  di  osservazione  e  pedina-  Nel corso delle intercettazioni so-
                                                                                no emerse prove che hanno portato
                                                             G. Castiglia - Ag. Ecofor/CFS  in carcere undici persone titolari e di-
                                                                                pendenti delle ditte di escavazione,
                                                                                tutte di Chioggia, e agli arresti do-
                                                                                miciliari nove pubblici ufficiali pre-
                                                                                posti a diversi livelli alla gestione e
                                                                                al controllo dei corsi d’acqua. Ge-
                                                                                stione e controllo “viziati” dai di-
                                                                                pendenti pubblici per alimentare un
                                                                                giro d’affari di decine di milioni di
                                                                                euro, in cambio di stipendi maggio-
                                                                                rati, regali e favori.
                                                                                  Cinque dei pubblici ufficiali arre-
                                                                                stati sono dipendenti della Regione
                                                                                Veneto, genio Civile di Padova: due
                                                                                ingegneri, un geometra, un sorve-
                                                                                gliante idraulico, un impiegato; poi
                                                                                c’è un ispettore del COVNI (Centro
                                                                                Operativo veneto di Navigazione In-
          I greti di alcuni fiumi e torrenti del Veneto venivano sistematicamente deturpati da un’organizzazione  terna)  e  un  ingegnere  dell’AIPO
          criminale che li aveva trasformati in una “miniera” illegale per un giro d’affari milionario.  (Agenzia Interregionale per il Po, ex


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