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micologia


          danni, non ancora facilmente quantificabili, alla com-  la vicina pianura, grossi centri urbani.  Nell’anno pas-
          ponente arborea.                                    sato, ma i dati degli ultimi cinque anni non sono molto
             Per cercare di rendere la raccolta compatibile esiste  diversi, sono stati venduti dalla comunità montana, ol-
          oggi una legge quadro a livello nazionale che localmen-  tre mille permessi annuali, cinquecento mensili e oltre
          te ha trovato riscontro, ormai in quasi tutte le Regioni, in  dodicimila giornalieri,  per un importo di oltre duecen-
          specifiche normative regionali. Le regole stabilite cer-  tomila euro. Il dato è ancor più significativo se con-
          cano di evitare non solo che uno sfruttamento trop-      frontato, per lo stesso territorio, con quello del le-
          po intenso, oltre a danni al bosco, provochi una            gname tagliato e venduto, sulla base della ri-
          compromissione della risorsa stessa, ma an-                   presa fissata dai piani economici dei beni
          che che pochi cercatori raccolgano grandi                       silvo-pastorali dei comuni altipianesi, che
          quantità, penalizzando tutti gli altri. Tra le                   già da decenni hanno boschi assestati.  La
          altre prescrizioni è previsto che tutti i cer-                    voce “legname venduto”  costituiva, fi-
          catori siano provvisti di un tesserino,                            no a cinquanta anni fa, gran parte degli
          che attesti un minimo di conoscenza mi-                            introiti per questi comuni montani. Nel
          cologica. Mentre in alcune Regioni la                              2002  la vendita del legname ha forni-
          raccolta è consentita solo a chi, a se-                             to circa quattrocentomila euro, appe-
          guito della frequenza di corsi introdut-                            na il doppio di quanto ricavato dai per-
          tivi, ha maturato un approfondimento                                messi per funghi. È evidente il peso
          sull’argomento,  in altre Regioni il tes-                          dell’apporto  economico  fornito  dai
          serino viene rilasciato  senza la previa                           cercatori all’economia locale,  anche
          frequenza di un corso o il superamento                            considerato che l’importo dei permessi
          di un esame che attesti un minimo di pre-                 G. Castiglia- Ag. Ecofor/CFS  non è che una aliquota  di quanto lascia-
          parazione. In genere, al tesserino è abbi-                      to in zona dal “turismo micologico”. Tut-
          nato un permesso a pagamento emesso da-                        tavia, pur riconoscendo i positivi effetti eco-
          gli enti locali, cioè Comuni, Comunità mon-                  nomici dell’attività dei cercatori, in questa,
          tane o Province.  Tale permesso può avere durata           come in tante altre aree, vanno previste e fatte ri-
          e costi variabili.                                    spettare regole di tutela ambientale. Già la normativa
             Negli ultimi anni i proventi dei permessi hanno co-  regionale prevede dettagliate limitazioni per la raccol-
          stituito, in alcune zone, una risorsa interessante per una  ta: nelle quantità, nelle giornate e nelle modalità. È im-
          produzione del bosco che fino a ieri era considerata  pro-  portante però che si considerino  anche misure di pre-
          dotto secondario e senza rilievo economico. Si è ana-  clusione completa alla ricerca in talune limitate zone
          lizzata, per questo aspetto, la situazione dell’Altipiano  ecologicamente sensibili.
          di Asiago,  una zona montana delle Prealpi venete, este-
          sa circa quarantamila ettari di cui metà boscati, con, nel-                           PIERLUIGI FEDELE


               I FUNGHI… QUESTI SCONOSCIUTI!

               La bella stagione rinnova il desiderio di lunghe passeggiate all’aria aperta; per chi ne ha la possibilità, ciò si
            traduce spesso nella scoperta del bosco e delle sue creature, dei suoi odori di terra, di muschio e… di funghi. Il
            primo, magico approccio con una “Mazza di tamburo” o con una “Muscaria” non può non evocare il mondo in-
            cantato dei folletti e di Peter Pan. Poi, si impara ad apprezzare le squisite sfumature di sapore che si nascon-
            dono dietro alle specie commestibili, e si desidera saperne di più.
               Libri e manuali illustrati costituiscono un valido sussidio per coloro che si avvicinano al mondo della micolo-
            gia, anche se non bisogna mai dimenticare i danni – a volte anche irreparabili – prodotti dall’imprudente pre-
            sunzione di esperienza acquisita esclusivamente attraverso la consultazione di foto e descrizioni. Numerosi sul
            mercato sono i volumi divulgativi che si occupano di micologia; tuttavia chi intenda acquistare un libro sui fun-
            ghi dovrebbe innanzitutto orientarsi su un testo che contenga illustrazioni fotografiche (in linea di massima pre-
            feribili ai disegni), preferibilmente a colori, di esemplari “catturati” nel loro habitat. In secondo luogo, il testo de-
            ve contenere riferimenti precisi al luogo, all’ambiente ed al periodo preferenziale di crescita, nonché un’accura-
            ta descrizione della morfologia e delle caratteristiche di ogni singola specie. Inevitabile è il riferimento alla com-
            mestibilità o alla tossicità del fungo. Il testo sacro della micologia italiana è rappresentato dai volumi di Bruno
            Cetto, I funghi dal vero (edito da Saturnia); la collana è costituita da 7 volumi, ma i primi due costituiscono il car-
            dine dell’opera. Si trovano oltre 500 illustrazioni a colori nel libro Funghi, di Giovanni Pacioni (Mondadori). Di
            semplice consultazione anche Andar per funghi, di Silvano Landi (CieRre) e Il libro dei funghi d’Italia di Antonio
            Testi (edizioni Demetra), essenziale nel numero delle schede (170) ma molto curato, e ricco di ricette a tema:
            ideale per un primo approccio.
                                                                                             Vittoriana Saltarelli





                                                                                                             13
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