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politica forestale


          Italia abbia trovato attuazione il principio della sempli-  ficare l’assorbimento di carbonio da parte dell’ecosiste-
          ficazione riguardo al numero dei Programmi, così come  ma forestale, sembra comunque opportuno proteggere e
          auspicato dalle istituzioni comunitarie e come previsto  conservare i cosiddetti boschi vetusti. In tal modo infat-
          dagli stessi Regolamenti.                           ti viene garantito lo stoccaggio del carbonio per cicli
             Inoltre c’è da chiedersi se l’attuale assetto istituzio-  molto lunghi sia nella parte epigea che, soprattutto, nel-
          nale delineato dal nuovo titolo V della Costituzione ri-  la parte ipogea e, allo stesso tempo, vengono tutelati ele-
          esce a garantire comunque quel quadro d’insieme ne-  vati livelli di biodoversità animale e vegetale che, quasi
          cessario per il perseguimento di obiettivi di carattere na-  sempre, caratterizzano queste formazioni.
          zionale e transnazionale. Infatti, alla luce delle modifiche  Negli ultimi tempi ho notato una certa semplifica-
          costituzionali introdotte, il nuovo articolo 117 della Co-  zione nel trattare temi legati alle foreste: in alcuni docu-
          stituzione ha creato una situazione di poca chiarezza isti-  menti compare già la dizione “Kyoto forests”, defini-
          tuzionale per il settore forestale.                 zione che assegna alle foreste una funzione assai limita-
             Se prendiamo un bosco qualsiasi, la competenza isti-  ta (Carbon sinks), che tende ad attenuare il significato
          tuzionale può essere:                               che esse hanno per la collettività e che oggi è unanima-
          - esclusiva dello Stato per i profili di tutela dell’ambien-  mente riconosciuto.
           te e dell’ecosistema;                                 Credo invece che a questi ecosistemi, dopo il lungo e
          - oggetto di legislazione concorrente per i profili di dis-  difficile percorso, anche di tipo culturale, che ha porta-
           sesto idrogeologico e protezione civile;           to alla crescita di attenzione nei loro confronti ed al ri-
          - esclusiva delle regioni, per tutti i profili legati alla pro-  conoscimento del loro ruolo multifunzionale, vada ri-
           duzione e alla valorizzazione del bosco stesso.    confermato ed arricchito il già ampio ventaglio di valo-
             In sostanza, il medesimo “albero” può essere ogget-  ri in virtù dei quali rappresentano un bene di primaria
          to di competenze confliggenti a seconda dei profili che  importanza.
          vengono presi in esame.                                In particolare voglio qui concludere, raccogliendo la
             È pertanto indispensabile rafforzare il raccordo tra Sta-  sollecitazione del prof. Mauro Agnoletti, docente di
          to e Regioni, in modo che queste ultime possano eserci-  “Analisi e gestione del paesaggio rurale” presso la Fa-
          tare la piena titolarità nell’indirizzare e concentrare le ri-  coltà di Agraria dell’Università di Firenze, ricordando
          sorse di cui dispongono verso una progettualità foresta-  che la tutela del paesaggioè uno dei problemi più attuali
          le in grado di consentire il perseguimento di obiettivi che  che si pongono all’attenzione della pianificazione terri-
          partendo dalla risoluzione di problematiche di dimen-  toriale, una priorità riconosciuta da numerose normati-
          sione locale siano comunque compatibili con quelli a va-  ve che a livello europeo, nazionale e regionale prendo-
          lenza più generale, a garanzia del rispetto delle scadenze  no in considerazione la tutela di questa risorsa.
          e degli impegni fissati dagli scenari internazionali.  Nonostante questo non sembra si sia ancora piena-
             La partecipazione locale ad una politica di gestione  mente percepito né il valore di “risorsa economica” che
          durevole del bene forestale in funzione di uno sviluppo  esso assume in alcuni contesti rurali né il suo significa-
          sostenibile che travalichi i meri ambiti regionali, può rap-  to nell’ambito della gestione sostenibile.
          presentare la scintilla propositiva per iniziative che pre-  Mi sembra che si tenda a sottovalutare il fatto che le
          sentino valori e contenuti sociali nuovi.           foreste italiane hanno un elevatissimo valore storico,
             A conclusione di questo intervento consentitemi al-  culturale e paesaggistico in campo mondiale. È oppor-
          cune riflessioni e qualche auspicio per il futuro.   tuno che la gestione forestale sostenibile tenga in debita
             Credo che sia pericoloso considerare il bosco come  considerazione questo elemento.
          elemento di mero bilanciamento o compensazione di      Paradossalmente potrebbe verificarsi che in alcune
          comportamenti dannosi per l’atmosfera e l’ambiente o  zone una crescita dell’estensione forestale andrebbe a
          peggio ancora considerarlo come ammortizzatore “psi-  cancellare la diversità del paesaggio (cioè l’alternanza
          cologico” che attenua i sensi di colpa delle società più  di campi, boschi, pascoli ecc.) , vista l’assenza di una ge-
          avanzate derivanti dal non volere o potere adottare misu-  stione orientata in tal senso e la naturale espansione del
          re atte ad incidere direttamente sulla riduzione degli in-  bosco.
          quinamenti a carico dei settori responsabili degli stessi.  È quindi necessario, anche attraverso una maggiore
             Sicuramente mettere a dimora nuovi alberi, seppur  attenzione verso la “Convenzione Europea del Pae-
          utilizzando specie autoctone e possibilmente di prove-  saggio”, sviluppare una nuova progettualità che sia in
          nienza locale, contribuisce si a migliorare il clima, ma  grado di valorizzare questa risorsa e nel contempo man-
          non può essere considerata una strategia sostitutiva di  tenere quelle funzioni che già sono tenute in debita con-
          una reale politica di riduzione delle emissioni nocive e  siderazione.
          di messa a punto di tecnologie pulite.                 Vorrei quindi lanciare qui l’idea di sforzarci di sti-
             È importante intensificare gli studi come quelli con-  molare iniziative per la conservazione e la valorizzazio-
          dotti dall’Università di Viterbo cercando di approfondi-  ne del paesaggio in ambito nazionale e di utilizzare il se-
          re le conoscenze relative al ruolo del bosco nel ciclo del  mestre di presidenza italiano dell’Unione Europea per
          carbonio soprattutto a livello ecosistemico, così come è  porre questi temi in primo piano a livello comunitario.
          necessario restituire humus ai suoli attraverso pratiche
          agricole e forestali sostenibili.                                                   GIUSEPPE DI CROCE
             Al di la di conferme scientifiche puntuali per quanti-             Capo del Corpo Forestale dello Stato


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