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politica forestale


          Agroindustriale e Forestale (DPAAAF), che ha ribadito  tocollo di Kyoto e, conseguentemente, con la delibera
          la necessità della conservazione e valorizzazione delle  C.I.P.E. 19.12.2002, è stata approvata la “Revisione del-
          foreste e dei prodotti forestali in un approccio globale di  le linee guida per le politiche e misure nazionali di ridu-
          gestione sostenibile delle risorse naturali. Gli strumenti  zione delle emissioni dei gas serra” e l’allegato “Piano
          di programmazione regionale costituiscono parte inte-  nazionale per la riduzione delle emissioni di gas respon-
          grante del Documento.                               sabili dell’effetto serra: 2003-2010”.
             Più recentemente il decreto legislativo 227 del 2001,  Si è trattato di uno sforzo normativo di rilevante por-
          di “orientamento e modernizzazione del settore foresta-  tata che pone l’Italia in linea con gli obiettivi di riduzio-
          le” ha rappresentato un punto di riferimento importante  ne delle emissioni di gas serra del 6,5% entro il 2008-
          per la costituzione di una base giuridica e di un quadro  2012, come previsto dal Protocollo di Kyoto.
          di riferimento adeguato per indirizzare la conservazio-  Alcune delle previsioni contenute nella recente deli-
          ne e l’utilizzo del patrimonio forestale italiano nel ri-  bera del C.I.P.E. impegnano il Ministero dell’Ambiente
          spetto dei principi discendenti dalle Conferenze Mini-  ed il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali al ri-
          steriali sulla gestione forestale sostenibile.      spetto di alcune scadenze molto importanti.
             Tra l’altro questo provvedimento, oltre a contenere  L’impegno più gravoso per il Corpo Forestale dello
          importanti previsioni per il settore come ad esempio  Stato è senz’altro quello della realizzazione del 2° In-
          l’equiparazione delle cooperative forestali agli impren-  ventario forestale nazionale entro il 31 maggio 2005.
          ditori agricoli dal punto di vista fiscale e previdenziale,  Come è noto il Corpo Forestale dello Stato ha curato
          introduce nel nostro ordinamento il concetto della certi-  la realizzazione del primo Inventario forestale naziona-
          ficazione della gestione forestale sostenibile. Questo stru-  le nel 1986 che, a tutt’oggi rappresenta l’unica fonte at-
          mento, originariamente concepito per consentire il cor-  tendibile e reale di dati sulla consistenza quali-quantita-
          retto uso delle risorse forestali nei Paesi in via di svilup-  tiva e sulle caratteristiche dei nostri boschi.
          po, ha ottenuto largo consenso e diffusione nei paesi  Acirca 15 anni di distanza la legge quadro in materia
          industrializzati ed è finalizzato a garantire che, nell’am-  di incendi boschivi (L. n. 353/2000), ha riaffermato la
          bito dei processi produttivi forestali, vi sia un uso soste-  necessità di un Inventario forestale nazionale costituito
          nibile delle risorse ambientali, economiche e sociali.  presso il Corpo Forestale dello Stato.
             Un altro importante strumento normativo adottato    Un ulteriore e ancor più importante impulso alla rea-
          dall’Italia che va nella direzione del riconoscimento del  lizzazione del nuovo inventario è dovuto proprio agli im-
          ruolo multifunzionale del bosco, è l’art. 9 della legge n.  pegni assunti dall’Italia dalla sottoscrizione del proto-
          448/2001 (legge finanziaria per il 2002), prorogata an-  collo di Kyoto, che obbliga il nostro Paese a compiere e
          che per il 2003. Tale norma riguarda la possibilità di de-  ad aggiornare periodicamente la rilevazione dei “pozzi”
          trazione fiscale del 36% delle spese sostenute dai pro-  e delle “sorgenti” di carbonio ai fini della stima dei rela-
          prietari boschivi per interventi di manutenzione e salva-  tivi  flussi da e verso l’atmosfera terrestre.
          guardia dei boschi con finalità di tutela ambientale e di  Considerata la rilevanza dei risultati, non solo sotto
          difesa del suolo dai rischi di dissesto idrogeologico. Al  il profilo forestale ed ambientale, ma anche per le possi-
          di la della portata e dei contenuti di tipo economico e fi-  bili implicazioni in termini di prospettive di sviluppo
          nanziario, pur significativi, a beneficio del settore, è da  economico del nostro Paese, le rilevazioni sopra citate
          rimarcare la portata innovativa
          della previsione normativa, in
          quanto il legislatore accorda al
          proprietario del bosco una parte-
          cipazione della collettività alle
          spese sostenute per mantenere in
          efficienza il proprio bene ricono-
          scendone, implicitamente, le fun-
          zioni di utilità pubblica, pur es-
          sendo di proprietà privata.
             Per quanto riguarda i seguiti di
          Kyoto, il nostro Paese, come è no-
          to, fin dal 1998 ha avviato l’attua-
          zione del protocollo con la delibe-
          ra C.I.P.E. che, tra l’altro, individua
          il ruolo delle foreste sia per l’as-
          sorbimento di CO2 “carbon se-
          questration”, sia come fonte di
          energia rinnovabile e quindi sosti-
          tutiva dei combustibili fossili “car-
          bon substitution”.
                                           L. Di Battista - NDN/CFS
             Inoltre con la legge n.
          120/2002, è stato ratificato il pro-  Isola del Gran Sasso - Faggeta.


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