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FLUSSI MIGRATORI E CRIMINALITÀ ORGANIZZATA
2. Globalizzazione e flussi migratori
Globalizzazione e flussi migratori sono fenomeni fortemente interrelati
tra di loro. I fattori che hanno concorso nell’ultimo secolo, e tuttora contribui-
scono, allo sviluppo dei processi di crescita economica e sociale a livello globale,
quali l’espansione degli scambi commerciali, la crescita degli investimenti diretti
esteri, la liberalizzazione dei movimenti di capitale, unitamente allo sviluppo
della tecnologia e delle telecomunicazioni, sono anche tra i fattori alla base delle
motivazioni che inducono milioni di persone ad abbandonare i paesi di origine
per dirigersi verso paesi che presentano più favorevoli condizioni di vita e mag-
giori opportunità di lavoro. Nel tempo i flussi migratori hanno raggiunto
dimensioni sempre più consistenti ma le caratteristiche di base di questo impor-
tante fenomeno economico e sociale, ed anche la destinazione assunta da questi
flussi, sono mutate profondamente .
(2)
Nelle prime ondate migratorie, sviluppatesi tra la seconda metà del XIX
secolo e la prima guerra mondiale, i flussi provenienti dal continente europeo,
prevalentemente lavoratori agricoli portatori di bassi o inesistenti livelli di istru-
zione, si sono indirizzati verso i paesi del “nuovo mondo” (Stati Uniti, Australia,
America Latina). Negli anni successivi al secondo dopoguerra, il fenomeno
migratorio, favorito dai processi di ricostruzione delle economie europee e dallo
sviluppo dell’industria manifatturiera, ha interessato un numero inferiore di per-
sone ma con livelli di istruzione maggiore. Gran parte dei flussi migratori, inol-
tre, sono avvenuti all’interno degli Stati europei, in particolare dai paesi del Sud
d’Europa verso i paesi del Nord. La terza ondata migratoria, iniziata a partire
dalla fine degli anni Ottanta, ha interessato le popolazioni dell’Est Europeo, dei
Balcani, dell’Africa, dell’Asia e più di recente, in conseguenza dei conflitti esplosi
in molte di queste aree, le popolazioni provenienti dalla Siria, dall’Iraq, dalla
Guinea, dall’Africa subsahariana e da alcuni paesi asiatici (Bangladesh).
Le caratteristiche principali dei nuovi flussi migratori, si è detto, sono
diverse e non solo per la loro provenienza. Ad una domanda del mercato del
lavoro che sostanzialmente richiedeva bassi livelli di qualificazione della mano-
dopera (da impiegare nei settori delle costruzioni, della ristorazione, dei servizi
alla persona), si è negli ultimi decenni accompagnata anche una richiesta di lavo-
ro più qualificata, in conseguenza dei maggiori livelli di istruzione delle popo-
lazioni provenienti dai paesi del Nord Africa, del vicino e Medio oriente e
dell’Asia, da parte di settori che necessitano di una più qualificata formazione
professionale che i sistemi educativi nazionali non sempre riescono a produrre
nella qualità e quantità necessaria.
(2) TRIULZI, 2011.
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