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aree naturali protette
I diritti di servitù
I diritti di servitù trovano il loro fondamento nella le-
gislazione e nel diritto tedesco vigente nella Valcanale
fin dai tempi dell’Episcopato di Bamberga.
I medesimi consistono, in analogia a quanto accade-
va nelle altre regioni contermini e nello stesso periodo
storico, nell’uso comune del territorio.
L’elemento di fondamentale distinzione tra l’espe-
rienza di questa zona e le altre citate consiste nel fatto
che, mentre altrove l’evoluzione storica e giuridica ha
comportato la loro scomparsa, in tutta la vasta proprietà
del Fondo Edifici di Culto, invece, essi vigono tuttora e
Archivio CFS sebbene abbiano perduto ormai quasi completamente la
loro valenza economica, ad esclusione del prelievo di le-
mati dalla popolazione locale. La spiegazione è piutto-
Tarvisio - Battuta di caccia al camoscio sul Monte Cacciatore - Autunno 1936. gname, essi sono ancora assolutamente sentiti e recla-
sto semplice: la popolazione della Valcanale non è mai
quistare il territorio a mezzo del Fondo di Religione del- stata proprietaria dei terreni sui quali, oggi come in pas-
la Carinzia, rappresentato allora dal Ministero Austria- sato, vive e lavora. Gli stessi sono sempre stati di pro-
co dell’Agricoltura e di affidarne la gestione a propri tec- prietà di un unico soggetto estraneo alla comunità
nici forestali. locale e l’esercizio dei diritti cennati ha consenti-
Con la fine della prima guerra mondiale, in base al to agli abitanti di poter disporre del territorio che
trattato di pace sottoscritto nell’anno 1919 a San Ger- avrebbero voluto come proprio. Se tale particola-
mano tra l’Austria e le Potenze Occidentali, il compren- re natura e regime giuridico hanno comportato il
sorio della Foresta fu attribuito all’Italia ed entrò a fare permanere di istituti altrove obsoleti e superati, co-
parte integrante del Regno. A questo punto fu incorpo- stituendo di fatto un sostanziale aggravio nella gestio-
rato nel demanio dello Stato Italiano e la sua ammini- ne della proprietà, qui hanno avuto il grande pregio di
strazione fu affidata al Real Corpo delle Foreste, sotto la conservare indiviso e quindi intatto questo “piccolo para-
diretta vigilanza dell’allora Ministero di Grazia e Giu- diso” così importante dal punto di vista naturalistico, an-
stizia e dei Culti. ticipando di gran lunga le battaglie degli ambientalisti
In seguito ai Trattati Lateranensi, con la legge 27 mag- per la conservazione del territorio. Sebbene tutto questo
gio 1929, n. 848, venne disposto l’inventario nazionale sia stato guidato da una tradizione socio-giuridica loca-
dei beni degli Enti Ecclesiastici dei Fondi di Religione le “extra ordinem”, gran parte del merito va comunque
relativi ai territori annessi all’Italia e deciso che tutti que- al Corpo Forestale dello Stato, che anche nei momenti di
sti dovessero essere riuniti in un unico patrimonio. Tale difficoltà operativa e strutturale e quindi di minore visi-
enunciazione di principio ha trovato però concreta e de- bilità, ha garantito che non andassero perdute le consue-
finitiva attuazione soltanto a seguito del nuovo Accordo tudini e le tradizioni di questo territorio, mantenendo un
del 15 novembre 1984 tra lo Stato e la Santa Sede con il perfetto equilibrio tra Uomo e Ambiente. Grande fu inol-
quale è stato istituito il Fondo Edifici di Culto, Ente au-
tonomo dotato di una propria personalità giuridica ed am-
ministrato dal Ministero dell’Interno che, per gli effetti
della Legge 20 maggio 1985, n. 222, è diventato il nuo-
vo proprietario della Foresta.
Chiariti i termini ordinamentali della proprietà, è ap-
parsa però subito evidente la imprescindibile necessità
di individuare una specifica struttura che, per prepara-
zione professionale, attitudini operative e tradizione cul-
turale, assicurasse non solo la più razionale e conveniente
tutela e conservazione di questo patrimonio forestale, ma
ne garantisse anche l’ampliamento e la valorizzazione
economico- patrimoniale.
Nell’anno 1932 fu siglata tra i competenti Dicasteri
una specifica convenzione che affidò all’Azienda di Sta-
to per le Foreste Demaniali la gestione della Foresta.
La convenzione è stata di seguito sempre rinnovata
ed ancora oggi il Corpo Forestale dello Stato la esercita
attraverso un apposito Ufficio di Amministrazione che
trova sede a Tarvisio in un prestigioso e storico palazzo Archivio CFS
costruito intorno al 1500 per conto del Vescovado di
Bamberga. Facciata del Palazzo dell’Amministrazione Forestale.
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