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aree naturali protette


                   LA FORESTA DI TARVISIO




                     PATRIMONIO D’EUROPA






               “Nessuna preghiera, nessun credo rendono più devoto l’uomo quanto
           la solitudine di un bosco che stormisce al vento o la libera vicinanza del cielo
                                              sulle vette dei monti”.

                                                              Julius Kugy, il poeta delle Alpi Giulie (1858-1944)

             Nell’estremo settore Nord-Orientale della Provincia  e, con essa, anche la Foresta. Questo nuovo principato
          di Udine, inserito tra le Alpi Carniche e le Alpi Giulie, è  ecclesiastico durerà ben sette secoli e mezzo sino al 1759,
          ubicato un vasto comprensorio montano di oltre 23.000  quando la Foresta stessa venne acquistata dall’Impera-
          ettari di terreno, di rara ed incontaminata bellezza, che  trice Maria Teresa d’Austria. Il dominio bamberghese
          comprende i comuni amministrativi di Tarvisio, Mal-  era temporale, mentre al Patriarcato di Aquileia compe-
          borghettoValbruna e Pontebba. Tale comprensorio, si-  teva la giurisdizione spirituale. Nello specifico giova ri-
          tuato strategicamente tra due importanti confini nazio-  cordare che in epoca medioevale le popolazioni “glebae
          nali, quello con l’Austria e quello con la Slovenia, è me-  adnexae et adscriptae”, assieme alla terra dove vivevano
          glio conosciuto come la “Foresta di Tarvisio”.      erano possesso e pertinenza del signore feudale e tribu-
             Essa è geograficamente contigua ai meno                   tarie del medesimo e questi, oltre a provvedere
          estesi territori forestali di pertinenza                           alla loro sicurezza, era tenuto a favorir-
          della Regione Friuli Venezia Giu-                                      ne anche lo sviluppo economico.
          lia, al vasto Parco Nazionale                                             Ed a questo scopo erano con-
          Sloveno  del  Tricorno  ed  a                                               cessi dal Signore i diritti di
          quello situato nella valle                                                    godimento di varia specie,
          del Gail in territorio au-                                                     conservati e riconosciuti
          striaco. A ragione, per-                                                        sul suolo dove le popola-
          tanto, si può ritenere che                                                      zioni vivevano.
          l’intero complesso rap-                                                            Durante il Principa-
          presenti orograficamen-                                                          to di Bamberga, che la-
          te una, se non la più im-                                                       sciò inalterate le tradi-
          portante, foresta d’Euro-                                                       zioni feudali, le condi-
          pa ed il Corpo Forestale                                                       zioni  socio-economiche
          dello Stato ne è, da tempo                                                   della Valcanale si manten-
          immemorabile, il suo custode.                                               nero prospere e tranquille ed
             Le bellezze paesaggistiche                                            il governo esercitato dai Vesco-
          del luogo sono esaltate dalla varie-                                  vi lasciò benefiche tracce. La fine
          tà degli ambienti naturali: dai multicolo-                        di questa mite e paterna Signoria fu ori-
          ri boschi misti della media montagna, le cui tona-        ginata dal progressivo decadimento del feudale-
          lità si accendono con tinte calde durante l’autunno, si  simo e dalla formazione dello Stato assoluto. E fu così
          passa alle spettacolari guglie degli ambienti rupestri, in-  che, in forza di una convenzione siglata nell’anno 1675
          gentiliti dalle chiazze verdeggianti delle praterie alpine,  tra il Vescovo e l’Imperatore   d’Austria, l’Episcopato
          fino a giungere ai nevai perenni che, scendendo anche  rinunciò alla sovranità ed alla giurisdizione sulla valla-
          sotto i 2.000 metri, sono i più rappresentativi dell’intero  ta in favore dell’Imperatore stesso, conservando però,
          arco alpino.                                        in un primo momento, tutti i diritti dominicali sui pro-
             È un luogo dove esistono ancora grandi spazi per me-  pri possessi.
          ditare e dove il corpo, la mente e lo spirito possono cor-  Dopo la breve parentesi del dominio di Maria Teresa
          rere in libertà.                                    d’Austria, nell’anno 1800 la Foresta passò in proprietà
                                                              dapprima al Principe Orsini e successivamente a nume-
          Aspetti storici e giurisdizionali                   rosi altri nobili sino a quando il Governo austriaco, se-
             La storia di questa millenaria Foresta inizia proprio  riamente preoccupato dalla pesante deforestazione de-
          nell’anno 1007, quando l’Imperatore di Germania con-  rivante dai frequenti passaggi di proprietà, dalle pretese
          cesse al Vescovado di Bamberga in Franconia, insieme  e lotte degli aventi diritto di servitù, nonché per la im-
          ad altre terre e con l’assenso del Papa, tutta la Valcanale  portante e strategica posizione militare, decise di riac-


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