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polizia agroambientale
I risultati delle indagini permettono di stabilire il co- terreni agricoli, a uliveti e alle falde acquifere della pro-
involgimento di aziende produttrici di rifiuti e di crimi- vincia campana.
nali “specializzati” nel campo dei rottami ferrosi e non, Più di 150 unità del Corpo Forestale appartenenti al
che dispongono di una fitta rete di contatti con le autori- Coordinamento Regionale e Provinciale di Napoli, ai Co-
tà locali. Le aziende indagate redigono documenti falsi mandi Stazione Forestali delle province campane e alle
per far circolare i rifiuti e si avvalgono della complicità squadre del Nucleo Investigativo centrale della Foresta-
di servizi di scorta autorizzati, per eludere i controlli del- le di Roma hanno partecipato all’operazione.
le forze di polizia. L’attività criminosa da parte delle Il Ministro delle Politiche Agricole e Forestali, Gian-
aziende, autorizzate ad effettuare la lavorazione dell’al- ni Alemanno ha così commentato gli arresti “Il blitz è una
luminio, viene accertata e, si estende fino alla commer- vittoria della nuova Forestale. Grazie al lavoro della Pro-
cializzazione degli stessi rifiuti senza effettuare alcun cura di Nola, il Corpo Forestale dello Stato ha realizza-
trattamento previsto dalla legge. to a pieno la sua funzione di polizia ambientale, andan-
Nel corso dell’attività investigativa gli agenti della do a colpire una situazione gravissima che denuncia co-
Forestale riescono a tracciare una mappa precisa delle me la Campania sia a rischio ambientale, oltre ogni limite
discariche abusive nel cosiddetto “triangolo dei veleni” di guardia”.
che comprende i Comuni di Nola, Marigliano e Acerra, Per il Ministro l’aspetto più inquietante della vicen-
in provincia di Napoli. Centoventi, gli ettari di terreno da, così come si evince dal lavoro investigativo svolto,
che sono stati inquinati dai residui e dalle scorie deri- è che: “Le sostanze tossiche e nocive finivano ai margi-
vanti dalla fusione in alto forno fra cui: polveri di abbat- ni di campi agricoli coltivati in prossimità di centri abi-
timento fumi (che come accertato dai consulenti del- tati: un’autentica bomba ecologica innescata da un’e-
l’autorità giudiziaria, sono classificati come una delle mergenza rifiuti che in Campania, invece di essere un
principali fonti rilevanti di diossina), olii minerali, che problema da risolvere, va ad alimentare i traffici illeciti
possono provocare il cancro, scorie saline, schiumatu- della criminalità organizzata. L’inchiesta condotta dal
re di alluminio e car-fluff (per car-fluff si intende la fra- Corpo Forestale dello Stato e dalla Procura di Nola fa
zione dei rifiuti derivanti dalla rottamazione dei veico- emergere una realtà terribile e allarmante”. E ancora: “Il
li, una volta eliminate le parti metalliche, tale materiale Corpo Forestale dello Stato vigila e difende il territorio
di risulta altamente pericoloso se i veicoli non sono sta- e speriamo di aver circoscritto l’entità del disastro am-
ti preventivamente bonificati, perché contengono me- bientale”.
talli pesanti).
L’inquinamento si estende anche ad aree adiacenti a ANNALISA MAIORANO
Archivio CFS
Le recenti ed importanti operazioni svolte dal Corpo Forestale nel settore dello smaltimento illecito dei rifiuti, confermano la presenza di una rete organizza-
ta dedita al traffico delle sostanze tossiche dal quale la malavita trae profitti ingenti.
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