Page 88 - SilvaeAnno03n08-005-005-Sommario-pagg.004.qxp
P. 88

Il ruolo del traffico veicolare per la qualità dell’aria nelle aree metropolitane italiane


               naliera non deve superare i 50 µg/m più di 35 volte in un anno.
                                           3
               2  Per quanto riguarda la selezione delle stazioni di monitoraggio della qualità dell’aria delle
         FOCUS
               aree urbane riportate si veda: N. Di Carlo, F. Moricci, C. Mastrofrancesco “L’inquinamento
               atmosferico nei principali agglomerati italiani” in “Rapporto APAT sulla qualità dell’ambien-
               te urbano”– 2006. http://www.areeurbane.apat.it
               3  Non è stato possibile verificare sulla fonte se le stazioni, di cui sono stati riportati i dati, sia-
               no comprese nel set di centraline di monitoraggio considerate (vedi nota 2).
                Per Parma e Modena il dato riportato è incompleto poiché, per tali città, non è stato possi-
               4
               bile recuperare i dati di superamento di PM 10 di tutte le stazioni di monitoraggio considerate
               (vedi nota 2).
               5  Il set di stazioni di monitoraggio di Milano ha subito modifiche rispetto a quanto riportato
               in N. Di Carlo, F. Moricci, C. Mastrofrancesco “L’inquinamento atmosferico nei principali
               agglomerati italiani” in “Rapporto APAT sulla qualità dell’ambiente urbano”– 2006.
               http://www.areeurbane.apat.it.
                I dati di Brescia del 2006 sono provvisori (data dell’ultimo accesso alla fonte www.arpalom-
               6
               bardia.it/qaria/pdf/PM10_2006.pdf: 25/09/2007).
               7  Per l’area urbana di Roma una stazione di monitoraggio è stata disattivata nel mese di
               Dicembre 2006.
               8  Per quanto riguarda l’ozono il Decreto Legislativo n. 183 del 2004 stabilisce che la soglia di
               informazione al pubblico è pari a 180 µg/m , l’obiettivo a lungo termine per la protezione
                                                  3
               della salute umana è pari a 120 µg/m , l’obiettivo a lungo termine per la protezione della ve-
                                            3
               getazione è pari a 6000 µg/m h.
                                      3
               9  Per ciascuno dei mesi compresi tra Aprile e Settembre, periodo di riferimento per legge per
               la valutazione dell’ozono estivo, per ogni giorno in cui si è verificato il superamento della so-
               glia di informazione ed entro i primi 15 giorni del mese successivo, le Regioni e le Province
               Autonome competenti devono comunicare in “via provvisoria” al MATTM (Ministero
               dell’Ambiente e della Tutela del Territorio) e al Ministero della Salute, per il tramite
               dell’APAT, le informazioni concernenti i suddetti superamenti ai sensi dell’art. 9 comma e
               del D.Lgs 183/04. Entro il primo ottobre dell'anno successivo, gli Stati membri comunicano
               alla Commissione Europea le informazioni in materia di qualità dell'aria relative all’intero an-
               no precedente, comprendenti anche i dati di ozono “formulati in via definitiva” ai sensi delle
               Decisioni 97/101/CE e 2001/752/CE relative allo scambio reciproco di informazioni sulla
               qualità dell’aria tra gli Stati Membri.
                 Elaborazione ozono estivo 2006 su dati estratti da http://www.sinanet.apat.it.
               10
               11  Elaborazione ozono estivo 2007 su dati estratti da http://www.sinanet.apat.it; dati relativi
               ai mesi compresi tra Aprile e Luglio aggiornati al 4/09/2007.
               12  Per il biossido di azoto il Decreto Ministeriale n. 60 del 2002 stabilisce che a partire dal 1°
               gennaio 2010 la concentrazione media annua non deve superare i 40 µg/m , mentre la con-
                                                                         3
               centrazione media oraria non deve superare i 200 µg/m più di 18 volte in un anno.
                                                          3
          Anno
               13  Per l’area urbana di Roma 4 stazioni di monitoraggio sono state disattivate nel mese di
          III
               Dicembre 2006.
          -
          n.
          8
          94 SILVÆ
   83   84   85   86   87   88   89   90   91   92   93