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La denuncia dell’Unicef: milioni di bambini muoiono per mancanza di acqua


            pagne delle Nazioni Unite per la protezione dell’infanzia contro le ma-
            lattie trasmettibili dall’acqua.                                         FOCUS
               Uno dei Paesi in cui l’UNICEF ha inserito l’acqua e l’igiene tra le
            massime priorità nella sua azione umanitaria è la Repubblica
            Democratica del Congo, dove nonostante il vasto fiume Congo e centi-
            naia di altri corsi d’acqua più piccoli attraversino la campagna, fornen-
            do tantissima acqua, abbonda l’eredità di un decennio di guerra che ha
            lasciato meno della metà della popolazione congolese senza acqua po-
            tabile. I campi di accoglienza per sfollati sono focolai di malattie e le
            città non riescono a garantire assistenza sanitaria a tutti coloro che so-
            no fuggiti dal conflitto.
               Oggi, nella Repubblica Democratica del Congo un bambino su cin-
            que muore prima di raggiungere il quinto anno di vita e la diarrea e le
            altre malattie veicolate dall’acqua sono responsabili di un decimo dei
            decessi infantili.
               Attualmente, l’azione dell’UNICEF nella Repubblica Democratica
            del Congo consiste nella rimessa in opera delle riserve idriche e dei
            pozzi artesiani per aumentare il numero di abitanti con accesso all’ac-
            qua potabile. A tal proposito sono state introdotte soluzioni innovative
            come un sistema basato sulla gravità che pompa acqua potabile e allo
            stesso tempo irriga i campi.
               Ancora troppo spesso le persone ignorano le pompe d’acqua anche
            più semplici e camminano fino alle fonti di acqua naturali, che spesso
            però non sono salubri.
               Alcune pompe costano agli abitanti di ogni villaggio un importo
            mensile per la manutenzione che è equivalente al prezzo di una bevan-
            da, ma molti ancora affermano di non potere o volere pagare tale costo.
               Nonostante la guerra e la povertà, la Repubblica Democratica del
            Congo ha fatto alcuni progressi negli ultimi anni. La proporzione della
            popolazione che ha accesso a servizi igienici adeguati è cresciuta, pas-
            sando dal 16% nel 1990 al 30% nel 2004, mentre l’accesso all’acqua po-
            tabile è passato dal 43 al 46 per cento.                                    6
               Ma molto è ancora da fare per far fronte all’eredità del conflitto ed    n.
            evitare migliaia di inutili decessi di bambini nei prossimi anni. Nello     -  II
            specifico, il Comitato italiano sta finanziando il progetto “Acqua e igie-
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