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Progetto SIMIB: mappe degli incendi e valutazione dei danni da oggi a portata di mouse
stato di 5 o 3 secondi a seconda della presenza o meno di ostacoli lun-
FOCUS go il percorso. Il dato è stato successivamente corretto in post-processing
con i dati delle basi delle stazioni GPS di L’Aquila, Camerino e Perugia.
Come è possibile osservare in Figura 15, dove è riportato il dato cor-
retto (linea nera) e non corretto (linea rossa), questa procedura è essen-
ziale per restituire il dato con una elevata accuratezza geometrica. Le
differenze lineari del dato corretto rispetto al non corretto possono es-
sere anche maggiori di alcune decine di metri. Le cause di questi scosta-
menti sono dovute a molteplici fattori tra i quali: il numero di satelliti in
vista, la distribuzione degli stessi, ostacoli orografici e copertura arbo-
rea, solo per citarne alcuni.
Nella Figura 16 è riportato il confronto tra perimetrazione dell’incen-
dio ottenuta da fotointerpretazione (linea celeste) e quella ottenuta da
rilievo GPS in differenziale (linea verde). Gli incendi fotointerpretati
sono divisi in parte boschiva e parte non boschiva, quando presente.
Nella Tabella 5 sono rappresentati i dati di superficie restituiti dalle di-
verse metodologie. Le ultime due colonne mostrano le differenze per-
centuali dei dati fotointerpretati e dei dati AIBFN rispetto a quelli GPS.
Queste differenze sono comprese per i primi tra un minimo di
0,01% e un massimo di 16,02%, con una media del 5,04%. Le differen-
ze tra dato AIBFN e dato GPS per gli stessi incendi sono comprese tra
2% e 120,99% con una media del 18,21%.
Bisogna tener presente che non è stato possibile rilevare con il GPS
le parti agrarie di alcuni incendi in quanto non più riconoscibili nel mo-
mento del rilievo. Per questi incendi sono state apportate apposite cor-
rezioni sui dati di fotointerpretazione e su quelli AIBFN escludendo la
parte non boschiva dell’incendio.
Gli incendi utilizzati come testsono di piccole-medie superfici. Sebbene sia-
no state fatte alcune prove, rilevare con GPS incendi di grandi dimensioni, è
un’operazione quanto mai problematica quando condotta in aree impervie e
poco accessibili. Ulteriori limitazioni si sono riscontrate in altri casi dove non
è stato possibile seguire il perimetro dell’incendio a causa di oggettive limita-
zioni incontrate a terra (recinzioni, passaggi difficilmente percorribili, burroni,
ecc.). Per questo si sono dovuti escludere ulteriori 4 incendi dalla sperimenta-
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zione in quanto i dati acquisiti ricoprono solo parzialmente l’area bruciata.
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