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Evoluzione del progesso tecnico e impatto sulla tutela ambientale


               aumentando le loro spese in R&S, dirette evidentemente alla ricerca di
               base, che ricorrendo agli strumenti tradizionali e meno per la protezio-
               ne ambientale. Il pregio delle molto raccomandate tasse ambientali sta-
               rebbe proprio nella loro efficacia dinamica ovvero nell’indirizzare l’im-
               presa verso l’impiego di tecnologie pulite e di conseguenza anche verso
               la ricerca di nuove tecnologie quando quelle disponibili risultino inqui-
               nanti.
                  Ciò che riteniamo poco fondato è aspettarsi che il progresso tecni-
               co, di per sé, concili la crescita economica con la sostenibilità. Non a
               caso ci è sembrato istruttivo richiamare gli studi relativi alla riduzione
               nel tasso di crescita della produttività in USA dai quali risulterebbe che
               tale riduzione sarebbe proprio l’effetto del ricorso a rigide regole di
               protezione ambientale. Infine, anche quando i prezzi segnalano corret-
               tamente la scarsità del bene o risorsa, lasciare l’allocazione al mercato
               potrebbe non essere ottimo. Pensiamo per esempio al caso del legno.
               Come abbiamo già avuto modo di menzionare, esso è l’unica risorsa
               naturale il cui prezzo (relativo) mostra un trend crescente e cionostan-
               te la produzione della carta è interessata all’uso della risorsa secondaria
               soltanto in quantità modesta (carta riciclata). Nonostante il prezzo cre-
               scente, il mercato è “lento” nel recepire la scarsità e se si aspetta che il
               prezzo della materia prima (legno) cresca di quanto è necessario a ren-
               dere economico l’uso della materia secondaria, probabilmente la quota
               di foreste nel globo sarà ridotta a livelli “insostenibili” sia come ripro-
               ducibilità della risorsa che come capacità della stessa di produrre quel-

               le esternalità positive per la vita sul pianeta come l’assorbimento di CO 2
               e la regolazione climatica complessiva. Anche in questo caso l’interven-
               to pubblico tramite l’uso di imposte sulla “materia prima naturale”
               (legno vivo) potrebbe rendere immediatamente economico l’uso della
               materia secondaria, con ciò favorendo la conservazione e riproducibi-
               lità delle foreste. In ultima analisi non sorprende che continui ad emer-
               gere la necessità dell’intervento pubblico: il bene ambientale in quanto
               bene pubblico (o privato con forti esternalità) è evidentemente sotto-
               prodotto dal mercato.
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