Page 96 - Rivista silvae aprile 2025 (1)
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Introduzione
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er mitigare gli impatti delle minacce indotte dall'uomo sui target
biologici (popolazione/specie, comunità, ecosistemi e processi
ecologici), è necessario sviluppare progetti e azioni che possono
essere monitorate riguardo la loro efficacia. Qui si riportano sinteticamente
e in modo schematico le fasi di un progetto di conservazione pluriennale
incentrato sugli uccelli Caradridi nidificanti, minacciati e di interesse
conservazionistico, con focus principale sul Fratino, Charadrius alexandrinus,
in una Zona di Protezione Speciale collocata lungo la costa laziale (Italia
centrale). Queste specie di uccelli hanno mostrato un forte declino negli
ultimi decenni, principalmente a causa dell'azione di minacce antropiche che
agiscono sui loro siti di riproduzione. Pertanto, analogamente a molti altri
uccelli limicoli minacciati, le azioni di conservazione condotte su queste
specie si concentrano sui successi riproduttivi nelle aree di nidificazione
(COLWELL, 2010). In modo particolare, il Fratino (Charadrius alexandrinus) è
un piccolo uccello limicolo paleartico parzialmente migratore, con alcune
popolazioni che svernano nell'Europa meridionale (ad esempio, Sicilia) e
nell'Africa settentrionale (MONTALVO e FIGUEROLA, 2006). Solitamente, per
deporre le uova, il Fratino preferisce aree dunali sabbiose costituite da
vegetazione bassa, spesso con nidi posizionati vicino a piante alo-
psammofile, utilizzate per nascondere parzialmente le uova, per lo più in
habitat vicino all'acqua (NORTE e RAMOS, 2004). Più in particolare, questa
specie segue una strategia di rilevamento precoce dei predatori,
massimizzando la sua visibilità dal nido. Pertanto, la selezione di siti aperti
con poca o nessuna copertura vegetale risponde a un compromesso tra la
rilevabilità dei predatori, il mimetismo del nido contro i predatori e la
termoregolazione delle sue uova (AMAT e MASERO, 2004; GÓMEZ-SERRANO e
LÓPEZ-LÓPEZ, 2014). Il Fratino è una specie elencata nell'Allegato II della
Convenzione di Berna e nell'Allegato II della Convenzione di Bonn
(categoria IUCN: Minore preoccupazione). Inoltre, è una specie considerata
SPEC 3 (stato di conservazione sfavorevole nel territorio europeo) da Birdlife
International. A livello europeo, si è registrato un forte calo del numero di
individui tra il 1990 e il 2000. La popolazione svernante italiana è
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