Page 98 - Rivista silvae aprile 2025 (1)
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L'attuale zona umida (circa 43 ha) è un residuo di un'area più ampia che è
          stata drenata e bonificata fin dai primi decenni del secolo scorso (BATTISTI et
          al., 2021). La linea costiera mostra un elevato grado di interesse ecologico,
          tra  cui  un  mosaico  paesaggistico  di  zone  umide  con  canneti  e  giuncheti,
          circondato da dune costiere e caratterizzato da habitat costieri tipici inseriti
          nella  Direttiva  "Habitat"  92/43/CEE.  Tra  queste,  le  più  comunemente
          rappresentate sono le dune mobili embrionali (Habitat 2110), caratterizzate
          dalla dominanza di Thinopyrum junceum, Cakile maritima, Anthemis maritima,
          Pancratium maritimum, Salsola kali, Echinophora spinosa, Eryngium maritimum
          e altri (CESCHIN e CANCELLIERI, 2006; IONI et al., 2020). Queste dune ospitano
          specie animali minacciate, anche di interesse continentale (europeo) e tra
          queste,  il  Fratino,  Charadrius  alexandrinus,  incluso  in  Direttiva
          147/2009/CEE, Allegato 1. L'area protetta è gestita dalla Città Metropolitana
          di  Roma  Capitale  che  periodicamente  svolge  azioni  su  target  di
          conservazione atti a mitigare le minacce antropiche (BATTISTI et al., 2008).

          Il progetto pluriennale di conservazione

          Dal 2017 sono stati avviati, nell’area, alcuni interventi per proteggere le dune
          embrionali dal calpestio umano, delimitando queste aree con pali, corde e
          segnaletica per tutelare i sistemi dunali e incrementare la consapevolezza
          pubblica  del  valore  di  questi  neo-ecosistemi.  Tali  interventi,  dapprima
          occasionali e poi progressivamente più strutturati hanno avuto lo scopo di
          mitigare le principali minacce ai caradridi:
              -   lenze e ami da pesca (categoria IUCN 9.4 - Rifiuti e rifiuti solidi);
              -   calpestio delle dune (IUCN 1.3 - Aree turistiche e ricreative);
              -   cani domestici (IUCN 8.2 - Specie autoctone problematiche);
              -   predatori  sinantropici  (IUCN  2.2  -  Controllo  delle  specie
                 invasive/problematiche, 8.2 - Predatori sinantropici);
              -   pulizia meccanica delle spiagge (IUCN 4.1 - Strade e infrastrutture)
                 (Figura 1).
          Attuando una procedura di analisi delle minacce con approccio expet-based,
          abbiamo  rilevato  come  le  tre  principali  categorie  di  stakeholders  (o  ‘attori
          sociali: pescatori, bagnanti e proprietari di cani), tutti agenti come driving



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