Page 32 - Rivista silvae aprile 2025 (1)
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L’arma biologica prevede la contemporanea presenza di due elementi
costitutivi essenziali: uno o più agenti biologici utilizzati al fine di
uccidere/debilitare/rendere inoffensivo il nemico e un mezzo di diffusione,
che renda l’agente biologico diffusivo.
La Commissione delle Nazioni Unite per gli armamenti classici con la Risoluzione
del 12 agosto 1948 colloca le armi biologiche tra le armi di distruzione di massa
(WMD), in quanto in grado di determinare un numero elevato di vittime con
un impiego limitato di risorse.
Nonostante il termine bioterrorismo costituisca un neologismo degli anni ‘90
del secolo scorso, la guerra biologica e l’impiego delle armi biologiche sono
fenomeni documentati fin dalle epoche più antiche, proprio in ragione della
loro premessa capacità di colpire numerosi individui pressoché
simultaneamente.
La sottostante Tabella 1 riporta alcuni degli episodi storici più noti in cui
hanno trovato impiego armi biologiche, tra cui si ricordano, in particolare:
- l’assedio di Caffa (1346), durante il quale i tartari, per espugnare la città
sotto controllo genovese, catapultarono i cadaveri dei loro compagni
appestati all’interno delle mura ;
11
- l’inganno perpetrato dal conquistador Francisco Pizarro, che donò agli
Inca il vestiario dei guerrieri spagnoli colpiti, probabilmente, da infezione
vaiolosa, contribuendo in maniera determinante alla capitolazione (1531)
dei nativi e del loro millenario Impero;
- la consegna di buste/pacchi postali indirizzati ad alcuni uffici
giornalistici e a due senatori del Partito Democratico negli USA , pochi
12
giorni dopo l’attentato alle Twin Towers di New York (11 settembre 2001).
Le caratteristiche essenziali per identificare e valutare l’impatto delle armi
biologiche sono:
- la modalità di trasmissione (penetrazione respiratoria/inalatoria,
digerente, cutanea, per iniezione/ inoculazione);
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11 La successiva circolazione marittima della malattia (i ratti presenti a bordo delle navi costituirono il
serbatoio dell’agente eziologico) causò il rapido diffondersi della pandemia, la c.d. Peste Nera, che causò
in Europa il decesso di circa il 30% della popolazione dell’epoca (tra 20 e 25 milioni di morti) nel
periodo 1348-1353.
12 22 casi accertati di intossicazione (11 per via inalatoria), di cui 5 mortali; il 4 aprile 2005 emerse il
nome di Bruce E. Ivins come principale indiziato dell’atto terroristico.
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