Page 31 - Rivista silvae aprile 2025 (1)
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o minacce), al fine di creare panico e isteria collettiva». Una definizione normativa
               degli  agenti  biologici  è  fornita  dal  D.  Lgs.  9  aprile  2008,    n.  81 ,  che    ne
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               propone, successivamente, una  ripartizione  in  quattro gruppi , a rischio
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               individuale/collettivo  crescente ,  in  relazione  ai  criteri  di  infettività,  di
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               patogenicità,   di   trasmissibilità   e   spettro   d’ospite,   nonché   di
               neutralizzabilità ; tuttavia, la migliore classificazione degli agenti biologici
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               intesi  quali  arma  da  guerra  è  quella  dei  Centers  for  Disease  Control  and
               Prevention - CDC (sede principale ad Atlanta-USA), che li suddivide nelle tre
               categorie  «A» , «B»  e «C» , in funzione dei seguenti quattro criteri:
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               -  l’impatto sulla salute pubblica e il tasso di mortalità;
               -  la facilità di disseminazione e di trasmissione tra individui;
               -  la capacità di causare panico e disgregazione sociale;
               -  il livello di preparazione e di azioni necessarie per la difesa della salute
                  pubblica.
               I CDC identificano ulteriori biotossine potenzialmente utilizzabili per scopi
               terroristici,  tra  le  quali  si  ricordano,  in  particolare,  la  brevetossina,  la
               saxitossina, la tetrodotossina (afferenti alla famiglia delle biotossine marine)
               e i tricoteceni (micotossine).


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               3  “In materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”.
               4  Ai quattro gruppi di rischio corrispondono i quattro livelli di biosicurezza in laboratorio (Biosafety
               Level, BSL 1-4; fonte WHO, CDC).
               5  Nel gruppo 4 vengono collocati Filoviridae (Ebola, Marburg), CCHF-V, Lassavirus e Variolavirus.
               6  In termini di disponibilità di terapie efficaci o di misure di profilassi attiva e/o passiva.
               7  A questa classificazione fa riferimento anche il Ministero della Salute - DG Prevenzione Sanitaria,
               che assegna a queste categorie priorità alta (“A”), media (“B”) e bassa (“C”).
               8   Gli  agenti  biologici  di  categoria  «A»  sono:  Variola  majoir  (virus  del  vaiolo),  Bacillus  anthracis,
               Yersinia pestis, tossina botulinica di Clostridium botulinum, Francisella tularensis, virus delle febbri
               emorragiche,  Filoviridae  (Ebola,  Marburg),  Arenavirus  (febbre  di  Lassa,  Machupo),  Bunyaviridae
               (CCHF) e Flaviviridae (febbre gialla).
               9  In categoria «B» sono collocati Alphavirus (agente di encefaliti virali), Coxiella burnetii (agente della
               «Febbre  Q»),  Brucella  spp.,  tossina  epsilon  di  Clostridium  perfringens,  enterotossina  tipo  B  di
               Staphilococcus aureus, minacce alla sicurezza degli alimenti (Salmonella spp., Shigella spp., E.coli
               O157:H7),  minacce  alla  sicurezza  dell’acqua  (Vibrio  cholerae  e  Cryptosporidium  parvum),
               Burkholderia mallei (morva) e pseudomallei, Chlamydia psittaci, Rickettsia prowazekii (febbre tifoide),
               tossina ricina da Ricinus communis (origine vegetale).
               10  In categoria «C», sono collocati patogeni emergenti, quali Nipahvirus, Hantavirus, Coronavirus e
               virus influenzali in grado di causare pandemia.


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