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Missione del Corpo Forestale e nuovo patriottismo ambientale
strale Il Forestale, la newsletter, il sito internet puntualmente aggiornato - che
il Corpo usa a sostegno delle sue attività istituzionali.
Un nuovo segnale della sensibilità e della dinamicità della nuova diri-
genza chiamata a guidare questa delicata fase di transizione durante la
quale, dopo l’organico disegno di ristrutturazione (svanito lo spettro dello
smembramento), occorre attribuire a questo Corpo di polizia ambientale
una missione precisa in cui il dato agricolo si colleghi esattamente a quel-
lo ambientale e a quello della sicurezza alimentare. Agricoltura, ambiente
e alimentazione insieme costituiscono infatti la vocazione profonda del
Corpo Forestale.
In questo contesto il Corpo Forestale ha una missione specifica: quel-
la di vigilare sul rapporto tra qualità e territorio. È proprio in questo
campo che il Corpo acquista la sua massima qualificazione; è evidente
infatti che la sicurezza alimentare presuppone - oltre che un serrato con-
trollo del territorio - la preservazione del contesto ambientale, e solo il
Corpo Forestale si articola in una presenza capillare atta a garantirla: sono
tantissime le aree in cui esso rappresenta il solo Corpo di polizia esisten-
te. Il suo fronte d’azione è vastissimo, spaziando dalla difesa delle sorgen-
ti, alla cura dei boschi, alla repressione degli eco-crimini. La specificità del
Corpo è proprio questa: a monte delle filiere agroalimentari, a tutela di
questo delicato equilibrio tra sicurezza ambientale e sicurezza alimentare.
La vera ricchezza non è più data dai contesti urbani, ma dal surplus delle
risorse territoriali; sono queste, infatti, che qualificano un comune e un
territorio. Da questo punto di vista occorre sviluppare una legislazione ed
una cultura più specifiche, considerato che si rileva una vera e propria
separazione tra le zone tutelate all’interno dei parchi e quelle in cui non
insistono vincoli, dove si riscontra una grande mancanza di controlli. Per
far fronte a questo ambizioso progetto occorre dotarsi di nuovi strumen-
ti culturali e di analisi; spero dunque che questa rivista riesca a stimolare
positivamente il dibattito, non in misura astratta ed accademica, ma con
un ruolo fortemente calato e radicato nel contesto del nostro Paese e nella
vocazione del Corpo Forestale.
Oggi, infatti, l’ambientalismo astratto, quello che vive solo di parame-
tri, ha difficoltà a penetrare con forza nella coscienza di tutti i cittadini;
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cosa diversa è l’ambientalismo radicato nel territorio, che può davvero
portare ad una nuova coscienza ambientale. Oggi, davanti alla sfida della
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