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INTERVENTO DEL GEN. C.A. TULLIO DEL SETTE
smo postunitario noi ricordiamo Chiaffredo Bergia, una figura emblematica
dell’800, da Carabiniere a Maggiore, solo per meriti, quando nessuno diventava
Ufficiale, se iniziava da Carabiniere.
Una figura emblematica della Resistenza, dei 2700 Caduti dei Carabinieri
per la Resistenza, è Salvo D’Acquisto. Una figura emblematica dei Caduti del
periodo successivo, Carlo Alberto dalla Chiesa, Carabiniere per antonomasia.
Ha detto il Dottor Morgante: «io giro nelle caserme dei Carabinieri e trovo
dappertutto la fotografia del Generale dalla Chiesa». In realtà, sono due le foto-
grafie che troverete in tutte le caserme dell’Arma dei Carabinieri, una è quella
del Comandante Generale e una è quella del Generale Carlo Alberto dalla
Chiesa: quella del Comandante Generale è pro-tempore ed è imposta dalle
norme; quella del Generale Carlo Alberto dalla Chiesa non l’ha prevista nessu-
no; d’altra parte, però, c’è. Chi affigge la fotografia del Generale Carlo Alberto
dalla Chiesa nell’ufficio - non solo nell’ufficio del Comandante, ma in tanti uffi-
ci della caserma - probabilmente non lo ha conosciuto (celebriamo quest’anno
il 34° anno della strage, il 34° anno da quando il Generale Carlo Alberto dalla
Chiesa stava per compiere il suo 62° anno di vita). È evidente che è un’altra
delle testimonianze, un’eredità ulteriore che ci ha lasciato Carlo Alberto dalla
Chiesa, figlio, fratello, padre, suocero, genero, di Carabinieri, di Ufficiali di
Carabinieri. Ecco, il Generale Carlo Alberto dalla Chiesa ha percorso tutta una
carriera nell’Arma dei Carabinieri fino a diventare - giovanissimo per i nostri
canoni - Vice Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, avendo fatto
una carriera per tanti versi atipica. Dal 1° ottobre ’41, quando si arruolò di com-
plemento nell’Esercito, partecipando in zona bellica, alle attività che vi si svol-
gevano, pensate, come Comandante di “Plotone Guerriglieri”, forse questi in
molti non lo sanno, ma nel suo stato di servizio c’è. Poi, dall’anno successivo
nell’Arma giungendo, al nono incarico in pochi anni, nel ’49 al Comando del
Gruppo Squadriglie del Comando Repressione Banditismo in Sicilia.
È la prima volta che, nativo di Saluzzo, avendo prestato servizio in altre
zone d’Italia arriva in Sicilia. Trascorre in Sicilia pochi mesi, dal 3 o 5 settembre
1949 al 21 giugno del 1950, in questo incarico, per lui assolutamente nuovo.
Ecco, farà questo periodo, poi a Palermo ritornerà altre due volte, una volta per
7 anni, l’altra volta purtroppo per 100 giorni. È Palermo la città nella quale,
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