Page 60 - Supplemento Rassegna 2017-3
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CARLO ALBERTO DALLA CHIESA: LA LOTTA DELL’ARMA ALLA MAFIA
insieme a Torino e a Milano, e (doverosamente per l’Ufficiale dei Carabinieri
che progredisce in carriera) a Roma, trascorre i periodi più lunghi. Sono tantis-
sime le testimonianze di eccellenza del periodo di servizio svolto in ogni inca-
rico. Io cercando così, grazie anche ai miei collaboratori, sono andato a trovare
le “note” noi diciamo, la “valutazione caratteristica” che fece, per il periodo in
cui lui si affacciò qui in Sicilia per la prima volta, il Colonnello Ugo Luca, cioè
il comandante delle Forze di Repressione del Banditismo, su questo Tenente,
Capitano promosso appena, non ancora trentenne (perché lasciò il 21 giugno e
il 27 settembre avrebbe fatto trent’anni). Ve le leggo e con questo concludo.
Non potendo certo nemmeno immaginare quella che sarebbe stata la car-
riera, l’impegno, le attività successive del Generale dalla Chiesa, scriveva:
«Con licenza il Capitano dalla Chiesa Carlo Alberto ha prestato servizio alle mie
dipendenze in qualità di Comandante di Gruppo - squadriglie per la repressione del bandi-
tismo dal 5 settembre 1949 al 21 giugno 1950. Ufficiale di bella presenza militare, robusto,
resistente alle fatiche e ai disagi inerenti allo speciale servizio di squadriglia, accurato nella
persona e nell’uniforme, veste con distinzione, disciplinato, di fine educazione, di tratto è
distinto, serio e dignitoso, di temperamento affabile e comunicativo, scevro da eccessive dime-
stichezze, riservato e di molto senso pratico, è stimato dai superiori e ben voluto dai colleghi,
di intelligenza pronta, di pronto intuito, possiede spiccato senso di equilibrio e molto spirito
di osservazione, ha carattere franco, leale, sensibile, indole buona e comunicativa e personalità
ben marcata, autorevole con gli inferiori che amministra con giusto criterio, istruisce ed educa
con passione curandone l’elevazione morale e il benessere materiale e riscuotendone affetto e
fiducia. Energico, volitivo, rapido nel percepire le situazioni che affronta con spiccata inizia-
tiva ed alto senso di responsabilità, colto, parla e scrive bene si applica allo studio ed è pro-
fessionalmente ben preparato, è molto attaccato all’Arma a cui conferisce prestigio, sia per il
suo contegno in servizio, sia per il comportamento nella vita privata. Attivo, tenace, e fattivo,
dinamico, nello speciale servizio anti banditismo, cui ha partecipato volontariamente, si è sem-
pre distinto per fermezza, tenacia, volontà infaticabile, prontezza di percezione e rapidità
d’azione. Ha affrontato con slancio, fede e spirito di sacrificio, il duro lavoro, i gravi disagi
riuscendo di esempio ai dipendenti e rivelando elevate qualità di coraggio, sereno sprezzo del
pericolo ed ottime doti di animatore ed organizzatore. È in complesso ufficiale che emerge net-
tamente sui pari grado, su cui si può fare sicuro affidamento anche nelle più difficili contin-
genze e che ha sempre dato sicuro, pieno costante rendimento».
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