Page 15 - Supplemento Rassegna 2017-2
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SEN. ROBERTA PINOTTI
to una piccola parte della città di Mosul, quindi un’esperienza di successo, nello
stesso tempo sappiamo bene che questo, da solo, non basta.
Non basta perché la strategia che dobbiamo mettere in atto è una strategia
a 360 gradi, e il primo passo dopo questo intervento è quello che i territori libe-
rati siano poi effettivamente stabilizzati, cioè che nuove tensioni etniche o reli-
giose non portino a nuovi motivi di malcontento o a situazioni di possibile rie-
mergere di terrorismi che potrebbero chiamarsi come adesso o avere altri nomi,
ma che hanno in realtà gli stessi obiettivi terribili.
E dunque, dopo la liberazione, l’elemento della stabilizzazione è fonda-
mentale, e dal punto di vista della Coalizione questo è stato messo in evidenza
già pochi mesi dopo l’inizio della Campagna contro l’ISIS. Perché, liberate alcu-
ne città, alcune piccole città, subito dopo cos’era successo? Non avendo garan-
tito un controllo di quel territorio, i terroristi vi erano rientrati. Ed allora, la
richiesta che fu fatta dal Generale Allen e dalla Coalizione internazionale, di
intervenire attraverso i Carabinieri perché fosse assicurata la formazione delle
Forze di Sicurezza Locali che consentissero, una volta liberato un territorio, di
garantirne la stabilizzazione, si tradusse in un processo che abbiamo iniziato
quasi da subito.
In altre parole, la Coalizione si è accorta quasi immediatamente di questo
bisogno, di questa necessità. E lo sottolineo, perché la richiesta è arrivata, ed è
arrivata ai Carabinieri, proprio per la peculiarità tipica di questa Forza Armata,
che ha una esperienza quotidiana nella gestione dell’ordine pubblico e della
sicurezza territoriale, ma ha anche una capacità di proiezione nel mondo e una
elevata esperienza nelle missioni internazionali.
Queste peculiarità così preziose, la militarità, la proiezione nel mondo,
affiancate alla conoscenza di come si tiene un territorio, hanno fatto individuare
immediatamente i Carabinieri come la Forza Armata essenziale per la ricostru-
zione di quelle Forze di Polizia.
Di certo non può essere un lavoro che può fermarsi dopo la liberazione
di Mosul, una grande città in cui, ovviamente, questa è una esigenza particolar-
mente sentita. Al contrario, c’è un lavoro che viene fatto anche dalle nostre
Ufficiali donne dei Carabinieri nei confronti delle appartenenti di sesso femmi-
nile della Polizia Irachena. E stanno costantemente nascendo anche nuovi pro-
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