Page 14 - Supplemento Rassegna 2017-2
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Sen. Roberta Pinotti
               Ministro della Difesa


                    Grazie. Io aggiungerò poche parole perché devo,
               prima di tutto, ringraziare il Ministro Alfano non solo
               per aver voluto questo convegno, ma anche per la bel-
               lissima relazione che ha fatto nel suo saluto introdutti-
               vo, in cui ha ricordato, con particolari e anche con emo-
               zione, tutta l’attività dei Carabinieri e tutto l’intreccio
               che esiste fra l’attività dei Carabinieri e il lavoro del Ministero degli Esteri.
                    Fra la Difesa e gli Esteri il rapporto è un rapporto costante, come sa bene
               il Segretario Generale Elisabetta Belloni, come sa il Capo di Stato Maggiore
               della Difesa Generale Graziano, perché l’intera strategia delle nostre missioni
               all’estero viene pensata insieme e insieme, in questa strategia, poi lavoriamo e
               decidiamo anche le missioni. Ma al di là di questa attività fondamentale delle
               missioni, esistono poi intrecci e percorsi comuni in tutto il range di attività che
               il Ministro degli Esteri ha ricordato.
                    Che cosa aggiungere, quindi, a pochi giorni dalla Festa dell’Arma, laddove
               il Ministro della Difesa parlerà e farà il proprio ringraziamento, sottolineando
               alcune questioni che riguardano i Carabinieri? Ebbene, partiamo da una consi-
               derazione che faceva il Ministro Alfano: questo convegno è a pochi giorni dal
               G7. G7 in cui, mentre sui temi ambientali, come così bene ha sottolineato il
               Ministro Alfano, ci sono state maggiori difficoltà, sul tema del terrorismo inve-
               ce c’è stata un’unità di intenti ed una dichiarazione forte di intervento.
                    Parto da questo perché, anche all’indomani di attentati sanguinosi, vicino
               a noi e anche, dal Kenya alle Filippine, più distante da noi, ma sempre con la
               stessa dinamica di orrore, l’interrogarci su come intervenire per sconfiggere il
               terrorismo diviene fondamentale anche nelle strategie nazionali.
                    E allora se, da un lato, l’intervento militare per sconfiggere l’ISIS, un ter-
               rorismo che si è fatto Stato, è essenziale, come essenziale è il lavoro che abbia-
               mo svolto in Iraq, ove abbiamo addestrato circa il 25% del complesso delle
               truppe irachene e dei peshmerga che hanno poi agito per riconquistare gran parte
               del territorio iracheno e ora sapete che in mano ai terroristi dell’ISIS c’è soltan-

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