Page 10 - Supplemento Rassegna 2017-2
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SALUTO DI BENVENUTO
In Iraq, grazie al vostro modello di successo, assieme all’Esercito e alle
forze speciali, l’Italia ha contribuito a formare circa 18mila forze di sicurezza
che stanno vincendo la battaglia contro Daesh.
È un modello che coniuga capacità tecniche con le sensibilità culturali del
posto. È da questi tratti che emerge l’“italianità” dei nostri Carabinieri, sinoni-
mo di rispetto, umanità, solidarietà e vicinanza alle popolazioni civili.
I Carabinieri offrono una expertise e una professionalità assolutamente
uniche, che spaziano dalle operazioni di pace e di sicurezza, alla difesa del patri-
monio culturale, alla tutela dell’ambiente.
Sotto l’ONU, sotto la NATO o sotto l’UE, non esito a dire che l’Arma dei
Carabinieri è il fiore all’occhiello della stabilità e della pace nel mondo: dall’Iraq
al Libano, da Cipro all’Afghanistan, dal Kosovo alla Somalia, dalla Libia al Mali.
Fra i tanti altri settori d’eccellenza dei Carabinieri, ci tengo a menzionare
il vostro impegno a tutela del patrimonio culturale.
Mi piace ricordare che i Carabinieri furono i primi a dotarsi di un
Comando per la Tutela del Patrimonio Culturale, anticipando le Risoluzioni
UNESCO in materia.
La nostra sfida comune, come diplomatici e carabinieri, è mettere la cul-
tura al servizio della pace e della sicurezza. Perché dove passa la cultura non
passano gli eserciti. La cultura sconfigge fanatismi ed estremismi che alimenta-
no il terrorismo.
Penso al tentativo di Daesh, in Siria e in Iraq, di distruggere alcune fra le
più stupefacenti opere dell’umanità, che fanno parte dell’identità culturale di
quei popoli, e di tutta l’umanità. Sono fatti orribili, ma la cultura è molto più
forte delle bombe.
L’Italia è già in prima linea per la protezione del patrimonio culturale nelle
aree di crisi.
Abbiamo portato il tema della cultura nel Consiglio di Sicurezza: promuo-
vendo la Risoluzione 2347, la prima risoluzione del Consiglio sulla protezione
del patrimonio culturale nelle aree di conflitto.
Quale primo contributore di Caschi Blu tra i Paesi occidentali, crediamo
che il Consiglio di Sicurezza debba dedicare maggiore attenzione alle minacce
al patrimonio culturale e al loro impatto sulla sicurezza globale.
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