Page 279 - Rassegna 3-2016
P. 279
IL RIAVVICINAMENTO DELL’IRAN ALLA COMUNITÀ INTERNAZIONALE
a Tel Aviv, non viene di fatto posta fine alle ambizioni persiane - nessun gover-
no di Teheran avrebbe potuto accettare ciò - il problema viene tuttavia “riman-
dato” in modo significativo. D’altro canto, di soluzioni al tempo stesso consen-
suali e definitive la storia della politica estera non abbonda. La rimozione delle
sanzioni economiche all’Iran riapre ampie possibilità di crescita per Teheran e
vantaggi commerciali per tutti, con l’Italia in ottima posizione di partner quali-
ficato. Tornano in mente, mutatis mutandis, i tempi arrembanti degli accordi di
Enrico Mattei con lo Shah, sperando però che l’attuale collaborazione possa
essere più proficua di quella di allora, sfortunata sotto il profilo petrolifero.
Ma non si tratta di soli interessi commerciali. Riaprire il dialogo con l’Iran
significa anche togliere gravi motivi di incomprensione alla già troppo ricca
agenda dei problemi esistenti fra Occidente e Russia, sempre pronta a sfruttare
le difficili relazioni fra noi e Teheran, anche per inserire pericolosi cunei politici
nel fronte dell’Alleanza Atlantica. E infine, non deve passare inosservata l’im-
portanza che può rivestire un serio impegno iraniano, come già peraltro espres-
so dalle autorità di Teheran, nel senso di un contrasto, condiviso e competente,
alla piaga dell’estremismo religioso degenerante nel terrorismo, che offende i
sinceri credenti di ogni gruppo religioso e nazionale.
277