Page 228 - Rassegna 3-2016
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IL TERRORISMO NELLO SCENARIO MONDIALE
al tempo stesso, deve essere evitato che gli apparati statali siano individua-
ti dal pubblico come motore e terminale della produzione mediatica. se le con-
tro-narrative venissero percepite come un tentativo governativo di condiziona-
re forzosamente i destinatari, la loro obiettività sarebbe posta in discussione, e
pochi sarebbero disposti a raccoglierne il messaggio.
è pertanto essenziale - anche nel caso italiano - che gli organi governativi
guidino e coordinino progetti di contro-narrativa sviluppati da diversi attori
sociali, in primis le organizzazioni non governative, che siano in grado di realiz-
zare programmi di comunicazione credibili, autentici e percepiti come sponta-
nei, obiettivi ed imparziali.
si tratta di un approccio complementare alla “comunicazione istituziona-
le”, per la quale sono in itinere legislativo importanti e specifiche proposte nor-
mative, quali la proposta di legge dambruoso-manciulli “Misure per la prevenzione
della radicalizzazione e dell’estremismo jihadista”, presentata il 26 gennaio 2016 e
attualmente all’esame del parlamento(43).
La linea d’azione proposta è peraltro coerente con la risoluzione del
consiglio di sicurezza delle nazioni unite nr. 2178 (2014), laddove si incorag-
giano gli stati membri ad “…engage relevant local communities and non-governmental
actors in developing strategies to counter the violent extremist narrative that can incite terrorist
acts, address the conditions conducive to the spread of violent extremism, which can be con-
ducive to terrorism, including by empowering youth, families, women, religious, cultural and
education leaders, and all other concerned groups of civil society and adopt tailored approaches
to countering recruitment to this kind of violent extremism and promoting social inclusion
and cohesion”.
sulla base di tali considerazioni è ipotizzabile un modello “multi-agenzia”,
il cui fulcro potrebbe essere individuato nel Comitato di Analisi Strategica
Antiterrorismo (CASA).
(43) - L’art. 6 (attività di comunicazione) recita:
1. La presidenza del consiglio dei ministri promuove la realizzazione di un portale informa-
tivo sui temi della radicalizzazione e dell’estremismo diretto a diffondere l’informazione e la
conoscenza della cultura della convivenza pacifica fra le religioni, le razze e gli orientamenti
politicidel mondo nonché a diffondere il principio dell’uguaglianza di genere ai sensi degli
artt. 3, 29, 31,37 e 51 della costituzione;
2. il portale favorisce la diffusione dei propri contenuti nei social network ed in ogni altro
strumento di comunicazione elettronica.
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