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LA PREVENZIONE DEGLI EFFETTI DELLA PROPAGANDA JIHADISTA
                         TRA MISURE INTERDITTIVE E CONTRO-NARRATIVE

      istituito nel 2004, il CASA è un tavolo permanente tra polizia giudiziaria
e servizi di intelligence ed è il più importante strumento nazionale, di condivi-
sione e valutazione delle informazioni relative alla minaccia terroristica interna
ed internazionale. è presieduto dal direttore centrale della polizia di
prevenzione e vi partecipano rappresentanti dell’arma dei carabinieri, della
guardia di finanza, dell’aisi, dell’aise e, per i contributi specialistici, del
dipartimento dell’amministrazione penitenziaria. La provata efficienza di que-
sto modello di fusion centre ha peraltro suscitato l’attenzione di paesi partner ed
organizzazioni internazionali, interessati a replicarlo o mutuarlo.

      nell’ambito del CASA potrebbe essere costituito un “tavolo tecnico ad hoc per
le contro-narrative” con un ruolo di impulso, coordinamento ed armonizzazione dei
progetti di comunicazione e contro-radicalizzazione. i programmi dovrebbero
essere sviluppati applicando le lessons learned ed i principi appena descritti, quindi
anche avvalendosi del contributo di selezionate componenti non governative che
agirebbero quali front-end dei programmi. da tale interazione, il CASA potrebbe
ricevere un prezioso ritorno informativo anche in relazione ad altre funzioni. nel
contesto delle attività di contro-radicalizzazione possono infatti emergere(44) sog-
getti già in avanzato stato di radicalizzazione, per i quali una sola strategia di con-
tro-narrativa o de-radicalizzazione non è né sufficiente, né in grado di scongiurare
propositi violenti; in tal caso è necessaria l’adozione di misure per la prevenzione
dei reati(45) o l’avvio ed il coordinamento di attività investigative. ulteriore ed
essenziale requisito per un modello di contro-narrativa efficace è che esso sia
coordinato, a livello intergovernativo, con le altre iniziative europee, in modo tale
da conferire ai contenuti i necessari requisiti di coerenza ed interrelazione.

7. Conclusioni

      Le organizzazioni jihadiste hanno implementato strategie comunicative di
eccezionale successo, sfruttando abilmente le potenzialità offerte dalla “società
della comunicazione”.

(44) - sebbene non sia questo il focus delle attività di contro-radicalizzazione, è alquanto verosimile
       che nel loro contesto possano emergere situazioni meritevoli di attenzione investigativa.

(45) - cfr. supra, par. 5.

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