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IL TERRORISMO NELLO SCENARIO MONDIALE

attraverso la rete: l’iniziativa prendeva le mosse dall’individuazione di un sito inter-
net dai forti contenuti jihadisti, www.jarchive.info, ospitato da un internet service provi-
der italiano(194).

      Il trasferimento di molte delle attività dallo spazio fisico delle moschee e
dei campi di addestramento a quello virtuale di internet stava peraltro emergen-
do in molte indagini, in europa e negli Stati Uniti. Di questo safe haven, rifugio
virtuale, faceva parte anche Jarchive.info che occupava una posizione eccentrica
di questo spazio. Tra le più significative connessioni al sito, emergeva sin dalle
prime battute una componente curdo-irachena facente capo a Abdul Rahman
nauroz, che manifestava segnali evidenti di radicalizzazione. la prosecuzione
delle attività in stretta cooperazione investigativa e giudiziaria con norvegia,
germania, grecia, Stati Uniti, finlandia, Svizzera e Regno Unito, documentava
anche l’esistenza e l’operatività di una cellula italiana, dedita al reclutamento ed
alla radicalizzazione di militanti, principalmente attraverso il web.

      la cellula risultava essere un’articolazione dell’organizzazione terrori-
stica internazionale, denominata Rawti Shax (verso la montagna) o Didi Nwe
(Il nuovo corso), facente capo a najmuddin Ahmad faraj, alias Mullah
Krekar, già fondatore nel 2001 di Ansar al-Islam, gruppo terroristico curdo-
sunnita costituito allo scopo di instaurare uno Stato islamico con metodi vio-
lenti nel Kurdistan iracheno ed inserito nella lista al-Qaeda del Consiglio di
Sicurezza dell’onU, relativa ai soggetti coinvolti in atti di terrorismo inter-
nazionale(195).

      la missione di Rawti Shax risultava quella di educare una nuova generazio-
ne di curdi iracheni, nelle aree di origine ma anche appartenenti alla diaspora

(194) - la società Aruba, con sede ad Arezzo.
(195) - Ansar al-Islam era stata smantellata grazie all’intervento militare iracheno in joint-combined

        con le forze dalla coalizione occidentale ed alle azioni giudiziarie che ne avevano colpito i
        canali europei di reclutamento. Mullah Krekar, fuggito dall’Iraq, riparava in norvegia ove,
        ottenuto l’asilo politico, negli anni successivi continuava a sostenere pubblicamente l’attività
        dei gruppi dell’insorgenza sunnita irachena di matrice jihadista, convergenti in Ansar al-
        Islam ed al-Qaeda in Iraq, venendo più volte arrestato e condannato per istigazione all’odio
        e alla violenza. nella prospettiva di costituire uno stato islamico in Kurdistan, Mullah
        Krekar aveva elaborato il progetto di un’organizzazione che superasse i limiti evidenziati da
        Ansar al-Islam, perseguendo moduli organizzativi che ne garantissero la impenetrabilità e
        fossero compatibili con la dimensione europea della rete.

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