Page 55 - Numero Speciale 2024
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DONNE DELLA BANDA CARUSO
Ciro Niglio*
Le donne sono entrate nelle Forze Armate italiane solo dopo il 2000. Eppure, nella
secolare storia dell’Arma, ci sono state molte donne vicino ai Carabinieri. Nel 1944, ci furo-
no nove donne che passarono all’azione, combattendo per la nostra libertà nel “Fronte
Clandestino di Resistenza dei Carabinieri”, organizzato dal Generale Filippo Caruso.
Women joined the Italian Armed Forces only after 2000. In the centennial history of the
Carabinieri Corps, there have been many women close to the members of that military organitation. In
1944, there were nine women who went into action, fighting for our freedom in the «Clandestine Resistance
Front of the Carabinieri», organized by General Filippo Caruso.
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SOMMARIO: 1. Le donne nella “Fronte clandestino di resistenza dei Carabinieri”. - 2. Le tre
mogli dei Martiri delle Fosse Ardeatine. - 3. Le altre donne della Banda Caruso.
- 4. Conclusioni.
1. Le donne nel “Fronte clandestino di resistenza dei Carabinieri”
Nel Fronte clandestino di resistenza dei Carabinieri (noto anche come Banda
Caruso, perché costruito dal generale di brigata dei Carabinieri Reali Filippo
Caruso), militavano, oltre a centinaia di militari dell’Arma e delle altre armi del
Regio Esercito, anche 21 civili. È questa una prima osservazione per chi inizia
ad analizzare il “fondo Caruso” presente presso l’archivio della Direzione dei
beni storici e documentali dell’Arma. Sorprende poi che, tra quei civili, vi fos-
sero anche nove donne.
È una falsa sorpresa perché la guerra di liberazione fu combattuta da tante
donne, che furono decorate anche al Valor Militare. Su tutte, vorrei qui ricorda-
re Paola Del Din, oggi ultracentenaria, che, decorata con la Medaglia d’Oro al
Valor Militare, è celebrata dalle massime Autorità del Paese. Come lei, furono
migliaia le donne che contribuirono alla nostra libertà, con incarichi sia opera-
tivi che logistici: si pensi, ad esempio, a chi, da staffetta, consegnava messaggi,
ovvero a chi cucinava, lavava o assisteva i partigiani, quando feriti. Sono donne
che meritano di essere ricordate per il loro valore.
Questo articolo intende onorare nove di loro:
1. Rina Innocenti, vedova Fontana;
* Colonnello, Capo di Stato Maggiore del Comando Interregionale Carabinieri “Pastrengo”.
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