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IL GOLDEN POWER: LE SFIDE DEL PAESE PER LA TUTELA DELLA SICUREZZA NAZIONALE
TRA CYBERSECURITY E INTELLIGENZA ARTIFICIALE
rilevamento, analisi e attivazione di processi di sicurezza nazionale; sviluppo
sicuro delle tecnologie digitali, per rispondere alle esigenze del mercato, attra-
verso strumenti e iniziative volti a supportare centri di eccellenza, attività di
ricerca e imprese .
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Sul fronte della nuova sfida dell’Intelligenza Artificiale , poi, bisogna con-
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siderare il ruolo sempre più importante e “rivoluzionario” che questa tecnolo-
gia sta assumendo nella vita quotidiana e lavorativa.
Se ben impiegata, l’IA potrà migliorare la sicurezza del Paese per preve-
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nire e contrastare il terrorismo, la criminalità, le operazioni di soccorso, in caso
di calamità e per dare un contributo notevole nelle operazioni militari, conti-
nuando a dialogare con la comunità internazionale per valutare potenziali rischi
e benefici. Ad oggi la competizione per sviluppare al meglio l’IA per la sicurez-
za nazionale tra le varie potenze è di carattere globale, come si evince dalle
risorse investite dagli Stati Uniti nella Defense Advanced Research Projects Agency
(DARPA) o dalla Cina nella Cyberspace Administration of China (CAC) .
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Il primo intervento normativo organico a livello mondiale su questa tec-
nologia è il Regolamento UE 2024/1689, noto come AI Act, approvato a
marzo 2024 dal Parlamento Europeo al fine di uniformare le norme evitando
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la frammentazione all’interno dell’Eurozona, garantire che i sistemi di IA
immessi sul mercato europeo siano sicuri e rispettino i diritti e i valori fonda-
mentali dell’UE nonché stimolare investimenti ed innovazioni in questo settore.
L’approccio utilizzato stabilisce obblighi per l’IA sulla base del rischio poten-
ziale (classificato come inaccettabile, alto, basso o minimo) e, quindi, maggiore
è il rischio e più rigorose sono le regole da applicare. Il Regolamento, destinato
a fornitori e utilizzatori dei sistemi di IA pubblici o privati, non si applicherà ad
aree al di fuori del diritto dell’UE né, ad esempio, ai sistemi di IA che hanno
scopi militari, di difesa o di sicurezza nazionale, indipendentemente dal tipo di
entità che svolge tali attività. In base all’AI Act, inoltre, ogni Stato membro sarà
tenuto a istituire autorità nazionali responsabili dell’applicazione delle sanzioni
previste in caso di violazioni di tale Regolamento.
27 ACN-Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, https://www.acn.gov.it/portale/strategia-naziona-
le-di-cybersicurezza, ultima consultazione 2 maggio 2024.
28 Antonio D’Aloia, Intelligenza artificiale e diritto, Milano, FrancoAngeli, 2020, pp. 112-116.
29 Giorgio Musso, Intelligenza Artificiale: problemi prospettive, Reggio Emilia, Thedotcompany, 2019,
pp. 45-48.
30 L’Agenzia governativa del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti incaricata dello svilup-
po di nuove tecnologie per uso militare.
31 L’ente regolatore della sfera digitale in Cina.
32 L’AI Act è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea del 12 luglio 2024.
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