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L’ARTIFICIAL INTELLIGENCE ACT DELL’UNIONE EUROPEA




                    Il comitato europeo per l’intelligenza artificiale comprende rappresentanti di alto livello
               delle autorità nazionali di controllo competenti, del Garante europeo della protezione dei dati
               e della Commissione. Il suo ruolo consiste nel facilitare un’attuazione agevole, efficace e armo-
               nizzata del nuovo regolamento sull’IA. Il comitato formulerà raccomandazioni e pareri desti-
               nati alla Commissione in merito ai sistemi di IA ad alto rischio e ad altri aspetti pertinenti
               per l’attuazione efficace e uniforme delle nuove regole. Sosterrà, infine, anche le attività di nor-
               mazione nel settore. Ulteriori competenze tecniche saranno fornite da un forum consultivo in
               cui è rappresentata una selezione equilibrata di portatori di interessi, tra cui l’industria, le
               start-up, le PMI, la società civile e il mondo accademico.
                    La Commissione istituirà inoltre un nuovo Ufficio europeo per l’IA, nell’ambito della
               Commissione, che supervisionerà i modelli di IA per finalità generali, coopererà con il comi-
               tato europeo per l’intelligenza artificiale e sarà sostenuto da un gruppo di esperti scientifici
               indipendenti.  La  missione  dell’Ufficio  per  l’IA  è  sviluppare  le  competenze  e  le  capacità
               dell’Unione nel settore dell’intelligenza artificiale e contribuire all’attuazione della legislazio-
               ne dell’Unione in materia di intelligenza artificiale in una struttura centralizzata.


               4.  Conclusioni
                    Nel complesso, le sfide principali consistono nell’attuazione e nella confor-
               mità degli agenti intelligenti alla struttura europea. Le imprese, spesso, sono spo-
               glie di risorse necessarie e sufficienti per rispondere ai cambiamenti giuridici, il
               che implica un limite naturale nella capacità di innovare e di competere nel mer-
               cato. L’UE promuove il processo di transizione scientifico-tecnica per garantire
               contributi, orientamenti e programmi di formazione, sebbene questo non esclu-
               da la possibilità di frammentazione legislativa rispetto alle nazioni extra-europee,
               con ripercussioni inevitabili sull’armonizzazione e sul commercio transfrontalie-
               ro.  Le  differenze,  infatti,  potrebbero  erigere  invalicabili  barriere  commerciali,
               con effetti spiacevoli nella libera circolazione del mercato europeo.

















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