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SCIENTIAE




                  Tali situazioni comportano una perdita progressiva della capacità di comu-
             nicare con persone con idee diverse dalle proprie e, conseguentemente, una
             parte gli utenti percepiscono chi differisce da loro come il nemico e sentono
             sempre una maggiore necessità di piacere ai propri simili, cioè quelli che condi-
             vidono le loro stesse opinioni. Ed è proprio in questo modo che nasce e si svi-
             luppa il discorso di incitamento all’odio o discorso d’odio definito come: Qualsiasi tipo
             di comunicazione orale, scritta o comportamentale che attacchi o utilizzi un linguaggio peg-
             giorativo o discriminatorio nei confronti di una persona o di un gruppo in base alla sua iden-
             tità, ovvero in base alla sua religione, etnia, nazionalità, razza, colore della pelle, discenden-
             za, genere o altro fattore identitario .
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                  In realtà, è opportuno sotto classificare i discorsi d’odio in due tipologie
             principali: incitamento all’odio che raggiunge gli estremi di riferimento del dirit-
             to penale e forme non penali di incitamento all’odio o stereotipi. Tale distinzio-
             ne è fondamentale per identificare il meccanismo di risposta, con le forme cri-
             minali, che richiedono la rimozione e il perseguimento giudiziario, mentre le
             forme non criminali necessitano di contro-espressioni e di impegno civico.
                  Per questo motivo, allo scopo di prevenire e contrastare la diffusione del-
             l’illecito incitamento all’odio online, nel maggio 2016 la Commissione ha con-
             cordato con tutti i maggiori gestori di Social network, microblogging e messaggistica
             un “Codice di condotta per contrastare l’illecito incitamento all’odio online”.
             L’attuazione  del  codice  favorisce  il  rispetto  della  Legge  sui  Servizi  Digitali
             (DSA, Digital Services Act) che fornisce norme esaustive sulle responsabilità delle
             piattaforme. La decisione quadro sulla lotta al razzismo e alla xenofobia crimi-
             nalizza l’incitamento pubblico alla violenza o all’odio nei confronti di un grup-
             po di persone o di un membro di tale gruppo definito in riferimento alla razza,
             al colore, alla religione, alla discendenza o all’origine nazionale o etnica. Come
             definito nella decisione quadro, l’incitamento all’odio è un reato anche quando
             avviene online.

             4.  Il caso del movimento dei suprematisti bianchi su Telegram
                                                                               16
                  Si può ottenere un riscontro pratico di quanto esaminato finora analiz-
             zando le chat più marginali come 4chan, 8chan e Telegram, note per avere regole
             di moderazione e controllo meno rigide. In particolare, Telegram, che ha molti
             canali e gruppi in diverse lingue, in modo da poter raggiungere utenze più
             vaste, ospita il canale Stromfront Action Radio Chat, un gruppo riconducibile al

             15   https://unric.org/it/discorso-dodio-invertire-la-tendenza/, ultima consultazione 1 marzo 2024.
             16   Chiara  Schifani,  An  analysis  of   online  fake  news  and  hate  speech,  Tesi  di  Laurea  in  Relazioni
                  Internazionali, Università LUMSA.

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