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INFORMAZIONI E SEGNALAZIONI
1. Il dominio del XXI secolo: la visione di Alessandro Aresu su un
mondo che cambia
“Il dominio del XXI secolo. Cina, Stati Uniti e la Guerra invisibile sulla
tecnologia” di Alessandro Aresu è un saggio che si compone essenzialmente di
due parti.
Nella prima viene descritta la transizione da un mondo dominato dal glo-
balismo - inteso, nella sua accezione romantica, come tendenza dell’intercon-
nessione globale a creare uno spazio in cui le relazioni economiche, commer-
ciali e finanziarie hanno come side effect la capacità di pacificare conflitti più o
meno latenti - al sanzionismo - un processo di forte scontro fra potenze eco-
nomiche, in cui le sanzioni rappresentano lo strumento principale per raggiun-
gere tre obiettivi:
influenzare coercitivamente il mercato;
proteggere le risorse nazionali e garantire l’accesso a beni, servizi e
infrastrutture critiche per la sicurezza nazionale.
Nella seconda parte, invece, l’autore concentra la propria attenzione su
alcuni dei principali protagonisti - uomini e aziende - dell’innovazione tecnolo-
gica, civile e militare, degli ultimi decenni, sviscerandone il successo e portando
alla luce le criticità dal punto di vista dell’interazione con le istituzioni governa-
tive e con gli intrecci della geopolitica. Strumento imprescindibile per compren-
dere le diverse sfaccettature delle sfide globali che caratterizzano l’epoca
moderna, il testo di Aresu permette di fare un po’ di chiarezza sui nuovi para-
digmi che connotano le relazioni internazionali.
In particolare, per tentare di spiegarli nella loro complessità, l’autore
approfondisce il conflitto, in ambito tecnologico, fra Cina e Stati Uniti; uno
scontro certamente non nuovo, ma che negli ultimi decenni ha influenzato
buona parte delle dinamiche internazionali e continuerà a farlo anche negli anni
a venire.
2. Cina versus Stati Uniti: il conflitto che serve per interpretare il mondo
Il conflitto fra Cina e Stati Uniti è utilizzato come soggetto d’analisi utile
per dimostrare concretamente la necessità di stabilire una nuova chiave di let-
tura delle relazioni fra entità statuali e non che, lungi dall’essere diventate più
pacifiche con il mercato libero, figlio degli accordi di Bretton Woods, devono esse-
re spiegate attraverso nuove categorie di senso, capaci di evidenziarne gli ele-
menti problematici sia per l’equilibrio mondiale sia per la sopravvivenza siste-
mica dei singoli stati.
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