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DOTTRINA




             SOMMARIO: 1. Split Payment: introduzione ed evoluzione della disciplina. - 2. I soggetti desti-
                       natari dello Split Payment. - 3. Modifiche apportate dal Decreto Dignità e dal
                       Decreto Fiscale. - 4. La Fattura Elettronica verso la PA e in UE. - 5. Evasione
                       fiscale in Italia. - 6. Gli obiettivi del PNRR e la nuova disciplina fino al 30
                       giugno 2026.


             1. Split Payment: introduzione ed evoluzione della disciplina
                  Lo Split Payment è un regime IVA “speciale” in virtù del quale l’imposta
             sugli acquisti di beni e servizi effettuati dalle pubbliche amministrazioni, da altri
             soggetti che sono da esse controllate, nonché da parte di società quotate, deve
             essere versata da questi stessi soggetti, anziché dal fornitore o prestatore. In sin-
             tesi, il pagamento del corrispettivo viene scisso dal pagamento della relativa
             imposta.
                  L’art. 1, comma 629, lettera b) della Legge 23 dicembre 2014, n. 190 (la
             cosiddetta “Legge di stabilità 2015”), contenente disposizioni per la formazione
             del bilancio annuale e pluriennale dello Stato, ha modificato il DPR 633/1972
             in materia di disciplina dell’IVA, introducendo l’art. 17-ter, recante appunto l’ap-
             plicazione del meccanismo della scissione dei pagamenti (ovvero il cosiddetto
             Split Payment) : Per le cessioni di beni e per le prestazioni di servizi effettuate nei confronti
                         (1)
             dello Stato, degli organi dello Stato ancorché dotati di personalità giuridica, degli enti pubblici
             territoriali e dei consorzi tra essi costituiti ai sensi dell’art. 31 del testo unico di cui al D.lgs.
             18 agosto 2000, n. 267, e successive modificazioni, delle camere di commercio, industria, arti-
             gianato e agricoltura, degli istituti universitari, delle aziende sanitarie locali, degli enti ospe-
             dalieri, degli enti pubblici di ricovero e cura aventi prevalente carattere scientifico, degli enti
             pubblici di assistenza e beneficenza e di quelli di previdenza, per i quali i suddetti cessionari
             o committenti non sono debitori d’imposta ai sensi delle disposizioni in materia di imposta sul
             valore aggiunto, l’imposta è in ogni caso versata dai medesimi secondo modalità e termini fis-
             sati con decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze. Le disposizioni di cui al comma
             1 non si applicano ai compensi per prestazioni di servizi assoggettati a ritenute alla fonte a
             titolo di imposta sul reddito.
                  Con Decreto Ministeriale datato 23 gennaio 2015 (pubblicato in Gazzetta
             Ufficiale il 3 febbraio 2015), il Ministro dell’Economia e delle Finanze ha fir-
             mato il decreto di attuazione delle disposizioni in materia di scissione dei paga-
             menti,  cioè  di  Split  Payment,  previste  ed  introdotte  appunto  dalla  Legge  di
             Stabilità 2015: nello specifico, si riferisce a “modalità e termini per il versamen-
             to dell’IVA da parte delle Pubbliche Amministrazioni”.

             (1)   Maurizio Barone, Roberto Curcu, Split Payment per operazioni con enti pubblici, Trento, SEAC,
                  2015, pp. 211-217.

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