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INSERTO
6. ... e si fa silente
Si ispira a questi criteri la versione più recente del metodo mafioso, la cosid-
detta mafia “silente”. Che si ha in presenza di un sodalizio criminale che “adopera
il metodo mafioso appunto in forma silente, senza ricorrere a forme eclatanti,
avvalendosi di quella forma di intimidazione - per certi aspetti ancora più temibile
- che deriva dal non detto, dall’accennato, dal sussurrato”. Ricollegandosi per altro
alla “capacità di intimidazione di una potenza criminale cui si ritenga vano resi-
stere”... ben presente nella memoria collettiva di tutta la comunità nazionale .
(6)
7. Trionfa il tricolore…
Ritorniamo ora all’Italian sounding. Come si sa, è quel fenomeno che offre
al consumatore cibi e bevande in confezioni che sono un tripudio di bandiere
tricolori e di scritte tipo “gusto o sapore italiano”, “tradizione italiana”, “cultura
italiana” e via seguitando, insieme ad immagini fortemente suggestive ed evo-
cative del nostro paese, come il Vesuvio o il Colosseo o il Duomo di Milano...
Tutto grida Italia! Italia! Italia!, ma di veramente italiano non c’è un bel niente.
Si tratta infatti di alimenti prodotti da ditte straniere o da ditte italiane deloca-
lizzate all’estero. Ovviamente non c’è scritto made in Italy, ma tutto è organizza-
to per farlo credere. Un inganno che oltre a danneggiare i consumatori è deva-
stante per la nostra economia, in particolare per il made in Italy, che subisce un
salasso di cento miliardi di euro l’anno. Una torta di cui la mafia incassa una
fetta di sicuro assai consistente.
8. L’importanza del coordinamento europeo
Per far fronte in modo efficace e non velleitario all’Italian sounding, occorre
un coordinamento europeo deciso e convinto. Non siamo più all’anno zero,
quando a dispetto dell’internazionalizzazione e della globalizzazione del crimi-
ne organizzato, resisteva un carattere prevalentemente nazionale delle normati-
ve penali a base dell’azione di contrasto. In parole povere, lockdown permetten-
do, in Europa tutte le persone, criminali compresi, circolavano liberamente,
salvo poliziotti e magistrati nell’esercizio delle loro funzioni, per i quali le fron-
tiere sono state a lungo un fattore che ha spesso inceppato l’efficacia degli inter-
venti, che ne sono risultati come sclerotizzati.
(6) Cassazione, sentenza n. 15412 del 2015, pronunziata nel processo “Minotauro” riguardante
gli insediamenti della ‘ndrangheta in Piemonte, nel condannare definitivamente gli imputati
(oltre cinquanta) che avevano scelto il rito abbreviato.
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