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LA RESPONSABILITÀ DEGLI ENTI DA REATO AGRO-ALIMENTARE
agroalimentari» e le relative «Linee guida illustrative» elaborati dalla
«Commissione per l’elaborazione di proposte di intervento sulla riforma dei
reati in materia agro-alimentare», istituita presso il Ministero della Giustizia con
d.m. 20 aprile 2015 , e il d.d.l. A.C. 2427, recante “Nuove norme in materia di
(9)
illeciti agro-alimentari”, approvato dal Consiglio dei Ministri il 25 febbraio
2020, presentato alla Camera dei Deputati il successivo 6 marzo e attualmente
all’esame della Commissione Giustizia (all’interno del quale sono sostanzial-
mente confluiti i contenuti messi a punto dalla sopra richiamata Commissione
ministeriale) .
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Gli obiettivi perseguiti possono ricondursi, per un verso, alla rielabora-
zione della struttura delle fattispecie incriminatrici poste a tutela degli interes-
si tradizionalmente tutelati in materia alimentare (la salute pubblica, l’indu-
stria e il commercio), al fine di adeguare la disciplina punitiva al cambiamento
del sistema di produzione, trasformazione e vendita di beni alimentari; per
altro verso, all’individuazione degli strumenti più idonei a contrastare feno-
meni particolarmente gravi di frode alimentare, che si manifestano attraverso
condotte illecite svolte in forma stabile e organizzata nell’ambito delle attività
d’impresa.
Al di là degli approcci in chiave delimitativa della categoria dei reati di
pericolo contro la salute e di rielaborazione del sistema sanzionatorio contro
le frodi alimentari (con innovazioni sul piano edittale ma soprattutto sulla sfera
applicativa), l’esigenza di attualizzare l’intervento penale, parametrandolo alla
consistenza di beni giuridici nuovi, che richiedono, anche in funzione preven-
tiva, strumenti di tutela diversificati e innovativi, al passo dunque con lo svi-
luppo delle metodiche e delle tecnologie produttive, si è coerentemente tradot-
ta, tanto nello Schema di disegno di legge elaborato dalla Commissione Caselli,
quanto - e soprattutto - nel d.d.l. A.C. 2427, in un’estensione della responsabi-
lità amministrativa ai nuovi reati in materia agro-alimentare (con una proposta
di modifica concernente il d.lgs. n. 231/2001) e nella tipizzazione di un’appo-
sita delega di funzioni da parte del titolare di impresa alimentare, inserita nella
(9) Sulle Linee guida elaborate dalla Commissione Caselli, nella versione presentata presso
l’Expo di Milano il 27 luglio 2015, S. CORBETTA, Brevi note a margine del progetto di riforma dei
delitti alimentari contro la salute pubblica, in Dir. pen. proc., 2015, 1343 ss.; C. CUPELLI, Il cammino
verso la riforma dei reati in materia agro-alimentare, in Dir. pen. contemp., 3 novembre 2015, 1 ss.;
DONINI, Il Progetto 2015 della Commissione Caselli. Sicurezza alimentare e salute pubblica nelle linee di
politica criminale di riforma dei reati agroalimentari, in Dir. agroalim., 2016, 207 ss.; S. MASINI,
Appunti sulla riforma dei reati in materia agro-alimentare, Bari, 2015, 55 ss.
(10) D. CASTRONUOVO, La riforma dei reati a tutela della salute pubblica. Appunti sul d.d.dl. 2427, in Sist.
pen., 14 dicembre 2020, 1 ss.; C. CATRINI, Riflessioni sulla codifica di un «peculiare» modello di gestione
e organizzazione per il comparto alimentare, cit., 1 ss.
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