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FAMILY MASS MURDERS. CHIAVI DI LETTURA E PROSPETTIVE DI INTERVENTO
A livello individuale, alcuni ricercatori si sono concentrati sulla depressione,
sulla malattia mentale e sui disturbi della personalità degli assassini . Le circo-
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stanze di vita negative o la percezione che tali esperienze siano catastrofiche,
spesso portano a veementi fantasie di vendetta e a grandiose manifestazioni di
violenza che sono, nella maggior parte dei casi, accuratamente pianificate . A
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livello macro-sociologico, invece, diversi studiosi hanno definito che la masco-
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linità , la classe sociale e l’economia politica , il diritto dei bianchi e la dif-
fusa accessibilità e accettazione della cultura delle armi giocano un forte
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ruolo nel rinforzare e legittimare soluzioni violente.
4. Disturbi mentali correlati al family mass murder
I fattori che contribuiscono agli omicidi di massa, come precedentemente
detto, sono multiformi e includono componenti biologiche, psicologiche e
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sociali . Molti studi sugli omicidi di massa, tuttavia, si concentrano sui fattori
psicologici. Non vi è un legame forte e coerente tra gli omicidi di massa e la
malattia mentale. A questo proposito, è stato ipotizzato che la maggior parte
degli omicida di massa avessero preesistenti disturbi della personalità .
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È meno probabile che l’autore fosse affetto da psicosi , in quanto
quest’ultima non permetterebbe alcuna forma di pianificazione . Il profilo di
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un assassino di massa è stato descritto come simile a quello di un narcisista, con
un’autostima bassa e debilitante e una costante ricerca di ricompensa e ricono-
scimento. La maggior parte degli omicidi di massa sono stati protagonisti di una
lunga storia di umiliazione, frustrazione e fallimento, sviluppando conseguen-
temente una bassa autostima e un’immagine di sé negativa .
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L’immagine negativa di sé diminuisce la capacità dell’individuo di affron-
tare i fattori stressanti e avversi della vita, portando, probabilmente, allo sviluppo
di una depressione maggiore.
(39) MCGEE & DEBERNARDO, 1999; MELOY, HEMPEL, MOHANDIE, SHIVA & GRAY, 2001;
MULLEN, 2004; LANGMAN, 2009; DECLERCQ & AUDENAERT, 2011.
(40) LEVIN & MADFIS, 2009.
(41) NERONI, 2000; KIMMEL & MAHLER, 2003.
(42) LEYTON, 2001.
(43) SCHIELE, 2001.
(44) LAWRENCE & BIRKLAND, 2004.
(45) KNOLL, 2012.
(46) MELOY et al., 2001.
(47) KELLEHER, 1997; Ibidem.
(48) FOX & LEVIN, 2003.
(49) AITKEN et al., 2008.
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