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DOTTRINA




                    Gli assassini di massa si isolano socialmente, non riuscendo a sviluppare
              alcun tipo di relazione intima. Pochi di loro mostrano rimorso nel caso in cui
                                            (50)
              sopravvivano al massacro . Il confronto tra un’immagine di sé esasperata ed
              enfatizzata e gli insuccessi della vita, in un primo momento porta a disillusione
              e successivamente può scatenare un episodio depressivo maggiore . La mag-
                                                                                          (51)
              gior parte degli assassini di massa, infatti, ha una storia di malattia mentale che

              ruota intorno alla paranoia o alla depressione. Spesso, la depressione e gli atteg-
              giamenti paranoici sono aggravati dall’uso di droghe o alcol. I ricercatori hanno
              costantemente trovato la presenza di perdite significative tra gli assassini di
              massa, e hanno ipotizzato che esse abbiano precipitato l’evento drammatico.
              Sono variamente descritte come, una “recente perdita relazionale, evento stres-
                                          (52)
              sante o perdita di status”  e “una perdita di supporti sociali [o] una perdita di
              elementi chiave che mantenevano il loro senso di identità” . Notiamo, tutta-
                                                                                 (53)
              via, che tali perdite sono comuni a qualsiasi individuo, perciò il focus della valu-
              tazione della minaccia deve essere incentrato sulla risposta del soggetto alla per-
              dita. Gli studi indicano che, nel caso dell’omicidio di massa, le perdite hanno

              stimolato sentimenti di rabbia e proiezione di colpa, probabilmente il risultato
              di una sensibilità alla vergogna e all’invidia in una popolazione che è identificata
                                                                               (54)
              da tutti i ricercatori come sorprendentemente narcisista . La maggior parte
              degli assassini di massa è rappresentata da individui con configurazioni di per-
              sonalità paranoiche (compresa, all’estremità più grave, la schizofrenia paranoi-
              ca), tipicamente associate a un profondo senso di insoddisfazione e ingiusti-
                  (55)
              zia . Tuttavia, Kelleher (1997) afferma che gli assassini di massa sono rara-
              mente folli e, solitamente, non presentano deliri né fantasie psicotiche o carat-

              teristiche dello schizofrenico paranoide; nella maggior parte dei casi hanno,
              invece, disturbi di personalità con tratti narcisistici e paranoici.


              5.  Conclusioni
                    Nonostante tutte le ricerche condotte da parte dei professionisti della
              salute mentale sugli omicidi di massa, è stato riscontrato un basso valore pre-
              dittivo, non riuscendo a fornire alcuno strumento concreto per evitare il ripe-

              tersi di tali tragedie.

              (50)  Ibidem; MULLEN, 2004.
              (51)  MILLON, MILLON & MEAGHER, 1999.
              (52)  VERLINDEN, HERSEN & THOMAS, 2000, pag. 45.
              (53)  CANTOR, MULLEN & ALPERS, 2000, pag. 61.
              (54)  MELOY, HEMPEL, GRAY, MOHANDIE, SHIVA & RICHARDS, 2004.
              (55)  STONE, 2015.

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