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I SESSANT’ANNI DELLA RASSEGNA DELL’ARMA DEI CARABINIERI


               e ciò dimostra anche quanto rilievo aveva assunto in quegli anni la Rassegna al
               punto da avere una tiratura di circa ottomila copie.
                    Dunque, si potrebbe affermare che il periodico aveva raggiunto una sua
               dimensione ben apprezzata con contributi diversi e qualificati. Al termine degli
               interventi di rito delle autorità militari, prese la parola il Presidente del Consiglio
               Giovanni Leone. Anche qui, è importante metterlo in evidenza, fu la prima
               volta che un esponente del governo e, addirittura il Presidente del Consiglio,
               prese parte alla cerimonia, sia pure oramai dimissionario al termine della breve
               esperienza di governo. Ma non basta! In realtà, Leone pronunciò un discorso di
               grande stima e riconoscenza sia per l’Arma dei Carabinieri in generale, sia per
               l’opera della Scuola Ufficiali. In particolare, egli così si espresse: “Due significati
               cari al mio cuore di professionista, di studioso e di governante, io credo di vede-
               re in questa cerimonia: il senso dello Stato, di cui l’Arma dei Carabinieri è sem-
               pre stata la massima interprete, e la necessità, la utilità, la fecondità dell’appro-
               fondimento degli studi, sovra tutto di quelli giuridici” .
                                                                   (51)
                    Da docente e profondo giurista quale egli era anche in quella occasione
               volle sottolineare un aspetto rilevante: “Le strutture giuridiche […] non sono
               strutture formali, sono sostanza, sono anima e linfa di un Paese. L’ordinamento
               giuridico e i codici non sono solo una descrizione del lecito e dell’illecito, ma indi-
               cazione e attribuzione di poteri e designazione di limiti di libertà o di responsa-
               bilità, sono espressione di una coscienza della posizione dell’uomo nella società.
                    Questa  consapevolezza  dell’importanza  del  dato  giuridico  entra  in  voi
               attraverso la profonda, austera educazione che vi si impartisce nelle scuole e
               negli istituti di applicazione, in tutta la vostra vita, in tutte le forme che questa
               nobilissima Arma e i suoi Comandanti hanno potuto elaborare per il perfezio-
               namento dell’Arma stessa”.
                    Un riconoscimento di altissimo livello dunque da parte di una delle cariche
               politiche più importanti che avrebbe assunto di lì a poco il ruolo di Presidente
               della Repubblica.


               (51)  Rassegna dell’Arma dei Carabinieri, anno XV, n. 6, novembre-dicembre, 1967, pp. 962-966. Nel
                    1971, un altro presidente del consiglio, Emilio Colombo, partecipò all’inaugurazione pren-
                    dendo brevemente la parola, Rassegna dell’Arma dei Carabinieri, anno XIX, n. 6, novembre-
                    dicembre, 1971, pp. 1051-1070.

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