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ROS - TRENT’ANNI DI PROMOZIONE DEI VALORI DELLA COSTITUZIONE



               Alberto dalla Chiesa and his men were able to react during the Years of  Lead, when our Constitution was
               tested than ever before, we are able to better understand Who we are Today: We are sons of  an investigative
               culture which is structurally characterised not only by respect, or by the Constitution safeguard, but also by
               the direct promotion of  its values. It is in this perspective that the “anti-crime method” and the “analysis”
               immediately find their place as architraves of  the ROS, and also ancestors of  many virtuous practices. One
               of  the many: the correct and productive relationship with those who are deprived of  personal freedom.

                                                !

               SOMMARIO 1. La funzione di polizia tra monopolio della forza e limiti costituzionali: lo
                          stress  test  terroristico.  -  2.  La  “rivoluzione  costituzionale”  di  dalla  Chiesa:  il
                          “metodo anticrimine”, l’“analisi”, i tempi delle indagini complesse; la selezione
                          dei militari. - 3. Gli anticorpi prodotti dal “metodo anticrimine”. - 4. L’attacco
                          alle istituzioni negli anni Settanta: le differenti risposte in Europa. - 5. La de-
                          radicalizzazione ante litteram. - 6. Custodi del testimone.


               1.  La funzione di polizia tra monopolio della forza e limiti costituzionali:
                  lo stress test terroristico
                     Potrebbe apparire un fatto scontato: in uno Stato di diritto come quello
               italiano è ovvio che la polizia, come le altre istituzioni, rispetti la Costituzione;
               finanche nelle prassi più ignote e segrete. Potrebbe apparire un fatto scontato
               ma non lo è. Non lo è in generale per tutte le istituzioni e tantomeno lo è per
               la polizia, come ha recentemente ribadito Gianfranco Pasquino in un interven-
               to, comparso sull’inserto culturale del Corriere della Sera , prendente spunto
                                                                       (1)
               dalla tristissima morte di George Floyd e da quello che ne è conseguito negli
               Stati Uniti. Sono fioccate nella terra della prima Costituzione scritta (1787) le
               proposte  di defunding  delle  numerose  agenzie  di  polizia,  talvolta  attuate,  e  in
               generale è cresciuto molto il police abolition movement.
                     In Italia dovremmo correttamente parlare delle diverse Forze di polizia,
               visto che pure nell’articolazione di tale ambito istituzionale si rispecchia l’im-
               pronta pluralistica della nostra Costituzione. Nella prima parte dello scritto con-
               tinueremo però a usare il termine unitario di “polizia”, sia per facilità d’analisi
               sia per sottolineare la nobilissima etimologia: è preponderante la tesi che derivi
               direttamente da polis, o meglio, da politeia; nomina sunt omina. La polizia è soggetta
               strutturalmente a una tentazione. Nello Stato moderno teorizzato da Hobbes
               incarna la forza, accentrata ed esclusiva, del Leviatano. Detenendo il monopo-
               lio, potrebbe naturalmente vivere la tentazione di sfruttare la sua, soverchiante,
               forza per perseguire prima e meglio il bene supremo della sicurezza pubblica.

               (1)   G. PASQUINO, Lo stato della polizia, in La Lettura, 21 giugno 2020, pag. 8.

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