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             Cambi di paradigma nella cultura, nella religione e nella società contemporanea


             SOMMARIO: 1. Premessa. - 2. Cambi di paradigma. - 3. Scienza e antropologia. - 4. L’infosfera.

             1.  Premessa
                  L’orizzonte da affrontare è così vasto e complesso da impedire la costruzio-
             ne di una vera e propria mappa completa, come è attestato anche da un’immensa
             bibliografia che è in incessante evoluzione. Infatti il panorama socio-culturale, a
             differenza di epoche passate, è molto mobile tant’è vero, ad esempio, che i cosid-
             detti millennials rivelano lineamenti differenti e inediti rispetto ai giovani nati nel
             decennio precedente. A questo corrisponde il frenetico evolversi dei fenomeni
             strutturali generali. Vorremmo, perciò, offrire solo alcune coordinate tra le tante
             possibili, presentandole solo come spunti per una riflessione più compiuta.


             2.  Cambi di paradigma
                  1. In questo primo capitolo di indole generale cerchiamo di individuare
             alcuni cambi di paradigma socio-culturali. Il primo riguarda lo stesso concetto
             di cultura che non ha più l’originaria accezione intellettuale illuministica di ari-
             stocrazia delle arti, scienze e pensiero, ma ha assunto caratteri antropologici tra-
             sversali a tutti i settori del pensare e agire umano, recuperando l’antica categoria
             di  paideia e  humanitas,  i  due  termini  che  indicavano  nella  classicità  la  cultura
             (vocabolo allora ignoto se non per l’«agri-cultura»). Per questo il perimetro del
             concetto è molto ampio e coinvolge ad esempio, la cultura industriale, contadi-
             na, di massa, femminile, giovanile e così via. Essa si esprime, poi, oltre che nelle
             civiltà nazionali e continentali, anche in linguaggi comuni e universali, veri e
             propri nuovi «esperanto», come la musica, lo sport, la moda, i media.
                  Conseguenza evidente è nel fenomeno del multiculturalismo, che è però
             un concetto statico di pura e semplice coesistenza tra etnie e civiltà differenti:
             più significativo è quando diventa interculturalità, categoria più dinamica che
             suppone un’interazione forte con cui le identità entrano in dialogo, sia pure fati-
             coso, tra loro. Questo incontro è favorito dall’urbanesimo sempre più dominan-
             te. Al dato positivo dell’osmosi tra le culture si associano alcuni corollari pro-
             blematici tra loro antitetici. Da un lato, il sincretismo o il «politeismo dei valori»
             che incrina i canoni identitari e gli stessi codici etici personali; d’altro lato, la rea-
             zione dei fondamentalismi, dei nazionalismi, dei sovranismi, dei populismi, dei
             localismi (tant’è vero che ora si parla di «glocalizzazione» che sta minando l’an-
             cora dominante globalizzazione).


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