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IL CONTRASTO AI TRAFFICI TRANSNAZIONALI DI SOSTANZE STUPEFACENTI



                     L’intervento investigativo speciale, in sintesi, è finalizzato a controllarne le
               dinamiche  evolutive  al  fine  di  consentire  la  progressiva  identificazione  dei
               responsabili con provvedimenti ad hoc emessi dalla competente Autorità giudi-
               ziaria,  quali  i  ritardati  sequestri  e  le  consegne  controllate,  tenendo  conto,  di
               volta in volta, delle criticità indotte dalla necessità di tutelare l’incolumità del
               personale operante, con particolare riferimento alle attività sotto-copertura e ai
               rischi connessi alla possibile perdita del carico.
                     Le citate tre fondamentali capacità contribuiscono a definire, inequivoca-
               bilmente, il ruolo servente della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga in
               favore delle tre forze di polizia, la quale, pertanto, si identifica esclusivamente
               come  un qualificato fornitore di servizi tecnico-investigativi in Italia e all’este-
               ro, la cui composizione interforze è in grado di garantire completezza di com-
               petenze e di professionalità, nonché oggettiva terzietà, poiché non interviene
               nel processo decisionale delle indagini, che permane in capo all’Autorità giu-
               diziaria, ma ne promuove l’avvio mediante l’attività di ricerca informativa svol-
               ta all’estero, d’intesa con i collaterali organi di polizia, ne alimenta la progres-
               sione avvalendosi di un archivio dati alimentato, da circa quarant’anni, dalle
               periodiche comunicazioni di aggiornamento provenienti dalle forze di polizia
               sullo stato delle indagini e ne sostiene gli sforzi logistici e finanziari in fase di
               condotta.
                     Questi i motivi per i quali la Direzione Centrale per i Servizi Antidroga
               costituisce il più longevo esempio di “modello di coordinamento italiano” fra
               forze di polizia e, soprattutto, un fondamentale strumento d’efficacia per l’azio-
               ne di contrasto ai traffici di droga e alle più moderne forme di manifestazione
               dei medesimi.
                     Recenti provvedimenti ordinativi ne hanno aggiornato la fisionomia con
               l’istituzione, in seno al III Servizio -“Operazioni Antidroga”, della “Sezione
               Drug on-line” deputata al monitoraggio dei traffici di sostanze stupefacenti attra-
               verso  il  web  e  della  Sezione  Nuove  sostanze  psicoattive  e  droghe  sintetiche,
               nell’ambito del II Servizio -“Studi, ricerche e informazioni”, nell’ottica di ren-
               dere ancor più aderenti le attività demandate alla Direzione verso ogni tipo di
               nuova minaccia.
                     Ad ognuna di esse, semplice o complessa, puntiforme o strutturata, si con-
               trappone, con risultati tangibili, un assetto istituzionale capace di massimizzare
               l’efficacia delle attività investigative nei confronti di fenomenologie criminali che,
               per strutturazione e pericolosità, devono essere individuate già all’estero ovvero
               nelle località di produzione e transito, prima che sul territorio nazionale, al fine
               di seguirne le dinamiche, definirne i connotati, individuarne le modalità esecutive
               e i responsabili, per giungere alla loro definitiva disarticolazione.


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