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LIBRI



               quali citiamo per brevità solo Cosa nostra siciliana o la camorra n.d.r.) hanno costi-
               tuito oggetto di sentenze passate in giudicato come pure non ancora definitive.
                  Mirando  pertanto  a  determinare  “l’anima  storica”  del  soggetto  obiettivo  di
               indagine, viene allora individuato, quale elemento peculiare della stessa “l’espansio-
               ne mafiosa, il processo di colonizzazione”, in considerazione della “progressiva,
               quasi inarrestabile espansione della ’ndrangheta in territori diversi da quelli di ori-
               gine”.
                  Si è infatti realizzato l’inserimento nelle aree di immissione di trasformazioni
               sociali e di sistema, sempre più profonde e diffuse, in modo tale che possa ritenersi
               attuato il processo di colonizzazione. Vengono però preservati alcuni tratti distin-
               tivi del posto, che si riallacciano alla sua storia. Così il contesto permette “di non
               avvertire lo smottamento di identità, di rinviare il più possibile il giorno della con-
               sapevolezza”.
                  E della colonizzazione viene evidenziato lo strumento più incisivo, laddove è
               indicato “un uso saggio, machiavellico della violenza”, fatto ondeggiare tra “lo spe-
               gnere” ed “il vezzeggiare”: in tal senso ne viene così posto in risalto il carattere pre-
               minente, quello dell’intimidazione nei riguardi di chi non si adegua.
                  Ma la diffusione della ’ndrangheta con modalità differenti non solo a Reggio,
               ma anche in tante località medie e minori del Nord Italia, rende non più sufficiente
               per essa la definizione di associazione mafiosa, obbligando a chiarire l’esatta e più
               profonda  natura  del  fenomeno.  Nel  lavoro,  risulta  allora  chiaro  l’intendimento
               degli autori di provvedere a sciogliere questo “nodo concettuale”.
                  Dopo aver ripercorso sinteticamente, ma con scrupolo scientifico, le tappe più
               significative di un dibattito che ha a lungo animato la dottrina, gli stessi hanno indi-
               viduato, in ordine al punto, alcuni caratteri peculiari della ’ndrangheta.
                  Ciò premesso, l’opinione espressa nel testo è che la ’ndrangheta sia da conside-
               rare  come  “un  movimento  sociale  di  conquista”,  orientato  “alla  sovversione  di
               civiltà esistenti, attraverso forme di civilizzazioni dal basso guidate da un orizzonte
               identitario irriducibile”. Movimento anche demografico che non è da identificarsi
               in tutto con la ’ndrangheta, ma del quale la stessa rappresenta, in sostanza, “l’ossa-
               tura egemonica”.
                  E nel testo sono evidenziati, sulla scorta di uno studio attento alla realtà umana
               e sociale, i meccanismi alla base del fenomeno.
                  Fenomeno del quale si provvede altresì a tracciare, quale movimento sociale di
               conquista, un significativo ed affascinante parallelo sul piano storico, laddove, si
               richiama,  anche  se  “sideralmente  diversa”,  la  vicenda  storica  dell’Olanda  del
               Seicento cosi come descritta da un grande studioso in materia, Johan Huizinga .
                                                                                         (4)
                  A conclusione di queste note concernenti un lavoro di grande impatto non solo
               per il tema trattato ma anche per i già evidenziati rigore scientifico e non comune
               coraggio civile, sia consentita una considerazione: l’analisi lucida e puntuale ha sì
               costantemente e coerentemente caratterizzato l’intera opera, ma sempre presente,
               seppure non ostentata per il rispetto dovuto alle esigenze di obiettività scientifica,
               risulta una profonda e mai sopita indignazione morale.

                                                                                    Dottoressa
                                                                                Chiara Pistilli




               (4)   Johan HUIZINGA, La civiltà olandese del Seicento, Torino, Einaudi, 2008 (edizione originale 1933).

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