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TRIBUNA DI STORIA MILITARE
fatto del fenomeno di cui ci occupiamo,
perché, quale membro della
Commissione, ritengo che qualunque
iniziativa potessimo prendere (e ci
auguriamo di prenderne, nell’interesse
della collettività) sarebbe almeno in
parte frustrata se non trovasse
nell’Arma dei carabinieri - che in un
momento come questo è soggetta a
diverse valutazioni nella pubblica opi-
nione, particolarmente per la sua rami-
ficazione in tutte le stazioni dell’ambito
comunale - quella collaborazione, quel-
la intelligenza, quella chiarezza con cui
lei qui, oggi, almeno per quanto mi
riguarda, si è espresso, aiutandoci così a
formarci una opinione su questo feno-
Palermo, visita del Ministro dell’Interno onorevole meno, che particolarmente interessa
Restivo alla Legione Carabinieri. Il Colonnello Dalla quella parte della Sicilia che è sotto la
Chiesa nella sala situazione legionale illustra il terri- sua giurisdizione” .
(21)
torio di Palermo. Dalla Chiesa presentò la mappa del
territorio anche alla commissione antimafia in occasio- Gli onorevoli, attraverso le loro
ne della sua audizione. parole, chiariscono, sia pure con pro-
spettive diverse e in modo trasversale
lungo l’arco costituzionale, quanta fiducia e quanti meriti i rappresentanti del
popolo italiano riconoscessero all’Arma, all’audito e ai Carabinieri che quotidia-
namente svolgevano un servizio silenzioso a tutela dei cittadini e delle libere
istituzioni .
(22)
(21) Commissione parlamentare d’inchiesta cit., pag. 760. Il pisano Enzo Meucci fu deputato elet-
to nella Democrazia Cristiana nella Camera dove sedette nella V, VI, VII e VIII legislatura.
Nel corso della V fu membro Cella commissione.
(22) È probabile che la motivazione della croce di Grande Ufficiale dell’Ordine Militare d’Italia
concessa a Dalla Chiesa “alla memoria” (fatto rarissimo nella storia dell’OMI) riesca a rap-
presentare adeguatamente il ruolo di onesto e leale servitore delle Istituzioni: “Ufficiale
Generale dell’Arma dei Carabinieri, già postosi in particolare evidenza per le molteplici
benemerenze acquisite nella lotta per la Resistenza e contro la delinquenza organizzata, in
un arco di nove anni ed in più incarichi - ad alcuno dei quali chiamato direttamente dalla
fiducia del Governo - ideava, organizzava e conduceva, con eccezionale capacità, straordi-
nario ardimento, altissimo valore e supremo sprezzo del pericolo una serie ininterrotta di
operazioni contro la criminalità eversiva. Le sue eccelse doti di comandante, la genialità
delle concezioni operative, l’infaticabile tenacia, in momenti particolarmente travagliati della
vita del Paese e di grave pericolo per le Istituzioni, concorrevano in modo rilevante alla
disarticolazione delle più agguerrite ed efferate organizzazioni terroristiche, meritandogli
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