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LA PROTEZIONE DELLA POPOLAZIONE CIVILE NEI CONFLITTI. IL RUOLO DELLE
ORGANIZZAZIONI UMANITARIE E DELLA SOCIETÀ CIVILE
Cooperazione Internazionale e del Comandante Generale dell’Arma Del Sette.
L’Ambasciatore Belloni, nell’indicare il ruolo preminente dell’Italia nella
promozione del diritto internazionale umanitario, ha stilato un decalogo delle
linee d’azione italiana, improntare ai seguenti criteri:
- advocacy, attraverso un’attività di sensibilizzazione della comunità inter-
nazionale e di sostegno all’adesione il più ampia possibile agli strumenti di codi-
ficazione del diritto internazionale umanitario da parte di Stati ed enti non sta-
tali;
- l’accountability, sulla scorta dell’insegnamento del Prof. Cassese, per cui il
modo più efficace per applicare il diritto internazionale umanitario resta la
punizione di chi lo viola attraverso la giurisdizione nazionale o internazionale;
- l’implementation, per togliere qualsiasi alibi a chi tenta di giustificare il
mancato rispetto delle norme con la loro supposta non chiarezza;
- il peacekeeping, come modello tipico di azione internazionale posta a tute-
la della popolazione civile:
• durante il periodo di presidenza del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni
Unite l’Italia si è impegnata per l’inserimento di norme sull’assistenza umanita-
ria nelle operazione di protezione;
• l’accesso umanitario, e la condanna unanime e la denuncia di tutte le cir-
costanze in cui questo viene di fatto impedito;
• l’impegno finanziario, perché le corrette posizioni di principio non resti-
no astratte, ma a esse segua un impegno tangibile degli Stati;
• lo spirito di Solferino, che impronta l’azione umanitaria ai principi della
imparzialità, umanità, indipendenza;
• la protezione del patrimonio culturale, inteso come sostrato comune per
far crescere, anche nelle zone di conflitto, in multiculturalismo politico e reli-
gioso; da ultimo, e strettamente connesso con il tema della conferenza, la socie-
tà civile.
Come ha ricordato il Segretario Generale Belloni, l’impegno dell’Italia nel
campo del diritto internazionale umanitario non è solo istituzionale. Può con-
tare anche su migliaia di cittadini italiani che si impegnano nel volontariato
anche fuori dei confini nazionali: operanti, laici, religiosi, giovani che dedicano
il loro tempo in tanti progetti nel mondo.
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