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CAMBIO AL VERTICE DEL COMANDO DELLE SCUOLE DELL’ARMA DEI CARABINIERI


                  In ciò diventa fondamentale la capacità di formare e fare crescere adegua-
             tamente i giovani Ufficiali e i futuri Comandanti di Stazione, tutelandoli nelle
             Loro funzioni senza mai lasciarli soli e aiutandoli a maturare anche dopo il per-
             corso effettuato nelle Scuole.
                  Ma è altresì indispensabile dare “consapevolezza” a tutto il Personale, a qual-
             siasi livello, perché sia ben orientato sull’esigenza di operare esclusivamente per il
             bene dell’Istituzione, seguendo l’unica via possibile ed accettabile, quella del dovere.
                  Il punto di partenza resta la selezione di giovani preparati e fortemente
             motivati, la cui formazione deve essere scrupolosa e selettiva, non escludendo
             l’esclusione dai Corsi di soggetti assolutamente non meritevoli di indossare gli
             alamari e, quindi, di permanere nell’Arma.
                  A ciò deve seguire la capacità di gestione e di comunicazione, con una
             costante presenza sul territorio finalizzata principalmente a stare vicino ai mili-
             tari e alle loro Famiglie perché tutti devono sapere di poter contare in qualsiasi
             momento sulla propria scala gerarchica.
                  Per quanto mi riguarda, al termine del mio cammino nell’Arma, avverto
             l’esigenza morale di ringraziare le migliaia di Carabinieri conosciuti - unitamen-
             te ai Loro congiunti - per avermi consentito di crescere e di lavorare in serenità,
             con una continua ed encomiabile vicinanza, basata sulla reciproca stima, aspetto
             che, sono certo, mi accompagnerà pure in futuro con grande conforto.
                  Nell’accingermi a concludere, come Comandante delle Scuole ringrazio
             con affettuosa gratitudine tutti gli Ufficiali, il quadro permanente, i rettori e i
             docenti delle Università, gli istruttori, i cappellani militari e i civili, distintisi per
             il loro lodevole impegno, tanto da fornire, in ogni settore, risultati eccellenti con
             impagabile dedizione.
                  Un sentito e affettuoso grazie va alla pressoché totalità dei componenti del
             COIR e del COBAR della Sede, per il loro prezioso apporto, considerando
             peraltro che, talvolta, qualcuno ha necessità di meglio comprendere il proprio
             ruolo, e di tutti i rappresentanti dei COBAR delle Scuole dipendenti, di cui ho
             molto apprezzato la generale, leale e proficua collaborazione.
                  Al Gen. D’Ambola va la mia gratitudine per la sua affettuosa vicinanza.
                  Dalla formazione, alla gestione delle risorse, alla logistica, alle attività sani-
             tarie e psicologiche, culturali, sportive e operative, alle esibizioni straordinarie

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