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CAMBIO AL VERTICE DEL COMANDO DELLE SCUOLE DELL’ARMA DEI CARABINIERI


                  Ed ora, nel concludere il mio intervento, consentitemi di rivolgere un pen-
             siero con un forte e caldo abbraccio ai miei cari, compresi coloro che ci guar-
             dano da lassù: penso ai miei genitori e a un mio zio, Appuntato, che nel 1968
             mi avviò al concorso per la Scuola Nunziatella.
                  Oggi, dopo 49 anni di vita militare, mi restituisco al calore della mia stu-
             penda Famiglia, con un nipotino meraviglioso e il suo bravo papà, ringraziando
             mia moglie Paola e i miei figli Alessandro e Chiara per avere, con impagabili
             sacrifici, agevolato il mio non facile cammino, senza mai farmi mancare la loro
             affettuosità e il loro prezioso sostegno, di grande conforto nei momenti - non
             pochi - di difficoltà e talvolta di amarezza.
                  L’Amarezza! una condizione che un bravo comandante - a qualsiasi livello
             - dovrebbe sempre e comunque evitare a quei collaboratori che con fedeltà e
             lealtà operano silenziosamente per il bene dell’Istituzione!
                  Il mio È stato comunque un bellissimo e affascinante cammino e di ciò
             ringrazio l’Arma tutta! Ma in particolare devo ringraziare quanti, Caduti con
             generosità e abnegazione, mi hanno insegnato la via del Dovere, l’unica che
             conosco per un bravo Carabiniere! È nel Loro caro ricordo che con viva com-
             mozione rendo oggi un ultimo doveroso omaggio alla nostra gloriosa e amata
             Bandiera di guerra, alla quale mi inchino rinnovando ancora una volta il mio
             giuramento di fedeltà e amore alla Patria!...
                  Sono un romantico e, come tale, con nostalgia e con tanta simpatia por-
             terò nel mio cuore l’immagine di un’Arma del passato, quella di un bellissimo
             film:  “Pane,  Amore  e  Fantasia”,  felicissima  rappresentazione  di  un  grande
             amore per l’Istituzione, con l’auspicio che i suoi valori autentici possano rivive-
             re nei cuori di ogni Carabiniere - a qualsiasi livello - con il solo obiettivo di dare
             all’Arma un futuro più luminoso.
                  Ma perché ciò avvenga, ribadisco che bisogna servirla, amarla ed evitare
             di servirsene per scopi personali!
                  Con questa immagine, che vivrà sempre nel mio cuore di carabiniere, rin-
             grazio tutti Voi, con gli auguri più affettuosi di tanta serenità nella vita!
                  Viva le Scuole!
                  Viva l’Arma dei Carabinieri!
                  Viva l’Italia!

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